Il Cb da una parte. E dall’altra la frenesia senza limiti sui fin troppo freddi social: non ha alcun dubbio Franco Brunetti, che ha sempre avuto la passione di parlare a distanza utilizzando la banda cittadina. Oggi Franco viaggia verso i 75 anni e dalla sua casa in collina a Torre Calzolari, a due passi dallo svincolo di Montefiore verso la strada statale Pian d’Assino, si gode i buoni momenti della giornata conversando con gli amici del Cb, ovvero la Citizens’ band regolamentata dopo il 1945 negli Stati Uniti, sulla banda di frequenze radio attorno ai 27 MHz, corrispondente a undici metri di lunghezza d’onda e destinata all’uso privato collettivo, specialmente dagli autotrasportatori.
Nome in codice è “Branca1”, Operatore Franco: così si presenta parlando sul canale 25 dalla sala da pranzo, mentre la moglie e talvolta le figlie gli girano attorno. Ha allacciato rapporti con diverse realtà e persone dedite al Cb, da Perugia a Bastia Umbra e il Trasimeno, fino a Terni e Narni dove c’è un movimento che ha preso piede. Il Cb è ancora più amico al tempo del Coronavirus, tra il lockdown e le tante privazioni nel poter uscire liberamente e fare vita sociale come prima.
“Sempre meglio parlarsi – racconta Franco – che ridurre tutto a messaggi e post che non hanno un’anima. Il mio social è il Cb e non certo Facebook. Ho questa passione da tanti anni, nel 1972 presi la concessione e venne costituita l’associazione Radioamatori Eugubini. Ora siamo rimasti in pochi e sarebbe bello riuscire ad allargare il giro. In zona c’è qualcuno che usa il Cb, come due non vedenti a Burano e Scheggia con cui è sempre piacevole parlare. Non servono autorizzazioni, rispetto ai radioamatori, ed è uno strumento facile da zero burocrazia che può aiutare anche nelle emergenze. Si raccontano le esperienze della vita quotidiana e se c’è qualche necessità magari si può riuscire a trovare delle soluzioni insieme agli altri. Nella mia vita non ho mai voluto auto di lusso o cose particolari se non coltivare questo hobby”.
Brunetti ha lavorato come elettricista fin da ragazzino, decidendo nel tempo di farsi una vera stazione tutta sua. Oggi ha una decina di strumentazioni in sala perfettamente funzionanti, che valgono complessivamente almeno 15mila euro, più un’ottantina in garage che si potrebbero riattivare.
“Se qualcuno è interessato – dice – sono ben lieto di dargli una mano. Qualche strumento va aggiustato ma si può fare e tornerebbe a funzionare senza problemi”. Un erede in casa l’ha trovato, è il nipote Andrea di 12 anni che ha cominciato ad appassionarsi: ”E’ incuriosito, si diverte e mi piace vederlo interessato”.
Gli piacerebbe che venisse ricreato un movimento tutto eugubino, mentre è stata aperta una pagina Facebook “Cb Eugubini amanti della 27 Mhz” per allargare il giro: “Sarebbe un segno di vitalità e una risposta al logorio della vita moderna, riscoprendo una forma di socialità mai passata di moda. Sono venuti da Città di Castello e da Terni a prendere antenne e strumentazioni, mi piace sapere che c’è gente interessata”.
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