Fontecese si farà. Quella distesa di terra, che ormai da anni consegna una pessima visuale a quanti transitano lungo la variante della Pian d’Assino, ospiterà un parco commerciale su una superficie coperta di circa 9.000 metri quadrati, più ampi parcheggi, con una serie di attività e servizi oltre alla nuova sede di Coop. L’operazione è decollata dopo aver chiuso con il passato. Rispetto al progetto inziale è stato azzerato proprio tutto e sono usciti di scena diversi soggetti coinvolti nella precedente operazione. A Fontecese i lavori ripartiranno nel 2019 con la volontà di riuscire ad aprire entro l’anno. Hanno preso in mano la situazione degli imprenditori di Foligno che fanno da capofila e hanno avviato le trattative con Coop Centro Italia e altri soggetti per archiviare le questioni pregresse, dal progetto che risulta modificato ai coinvolgimenti per effettuare i lavori, compresi i contenziosi con le tre famiglie dei residenti che avevano denunciato alcune situazioni (finite tre anni fa sui tavoli della magistratura penale e amministrativa) e ora hanno trovato l’accordo.
NEGOZI E SERVIZI. Coop, che nella bufera di esposti e ricorsi aveva sospeso ogni interesse sull’insediamento, si prepara ora ad avere un proprio punto vendita di circa 2.500 metri quadrati tra superficie di vendita e magazzini, nettamente più grande rispetto all’attuale al centro “Le Mura” di via Beniamino Ubaldi, il cui destino è tutto da verificare con la possibile graduale chiusura. Sarà la risposta agli insediamenti di Emi e Conad che negli ultimi tempi hanno attivato le proprie strutture in via della Piaggiola e a Ferratelle lungo via Perugina. Il parco commerciale di Fontecese sarà dotato di altri negozi, dall’abbigliamento agli articoli sportivi e calzature, compresi servizi come bar e tabaccheria. Rispetto al progetto originario, c’è un ridimensionamento generale sia per la superficie coperta (oltre 3.000 metri quadrati di meno) che per le aree esterne restando i parcheggi. Nuovo anche il soggetto che effettuerà i lavori: il gruppo Inveco di Fernando e Filippo Barbetti. L’iter burocratico è stato avviato con la documentazione consegnata in Comune, destinata alla Regione per poi tornare a palazzo Pretorio. Resta valido il piano attuativo approvato a suo tempo sotto il commissariamento comunale. Le variazioni progettuali interessano il sistema fognante e l’ottimizzazione degli spazi riducendo i volumi.
LUNGA VICENDA. La storia di Fontecese parte da lontano quando l’imprenditore Stefano Rossi di Carbonesca cinque anni fa ha raggiunto un’intesa con Coop avviando l’iter che si è incagliato nell’opposizione delle tre famiglie della zona con esposti e ricorsi a bloccare tutto mentre infuriava anche la battaglia politica. In questi mesi i fili si sono riannodati per l’intervento degli imprenditori di Foligno che hanno manifestato interesse e hanno ricreato le condizioni per riprendere l’operazione, trovando la disponibilità di Coop e dei ricorrenti che attorno a un tavolo hanno trovato le soluzioni per superare le problematiche che gravavano soprattutto sul Comune. Rischiava infatti il completo abbandono l’area sulla quale era cominciato l’intervento per poi essere bruscamente interrotto, e c’era il giudizio pendente al Consiglio di Stato con lo spettro di temuti risarcimenti.
Questo articolo è stato ripreso dal numero 97 di 15Giorni.
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