Il puzzle prende forma, anche se il nuovo sindaco Vittorio Fiorucci si ritrova a dover giocare su più tavoli per le prime grane ereditate, come la piscina comunale chiusa per i lavori in ritardo e i problemi sulla ristrutturazione della scuola elementare Aldo Moro. Fiorucci, di ritorno dalle celebrazioni di Thann per Sant’Ubaldo indossando per la prima volta la fascia tricolore aspettando l’insediamento ufficiale, lavora alla sua squadra con la spartizione tra liste dei posti, comprendendo l’obbligatorietà per legge di inserire tre donne.
Due posti dovrebbe andare a Gubbio Civica, ovvero l’architetto Spartaco Capannelli all’Urbanistica (stesso ruolo ricoperto nel centrosinistra di Ubaldo Corazzi dal 1997 al 2001) e il commercialista Filippo Farneti al Bilancio e Patrimonio (già candidato a sindaco nel 2019 con liste civiche e nel quinquennio all’attacco continuamente sulla Gubbio Cultura e Multiservizi, società partecipata interamente del Comune); due a Fratelli d’Italia come l’avvocato Francesco Gagliardi ai Servizi Sociali e Sara Rinaldini al Turismo possibile vicesindaco; uno alla Lega (favorita Micaela Parlagreco) e uno a Forza Italia (la prima degli eletti Carlotta Colaiacovo alla Cultura e Digitale).
Il settimo posto (Lavori Pubblici e Ambiente?) dovrebbe andare a un esterno: Fiorucci alla vigilia del ballottaggio ha prospettato profili di fuori Gubbio. La presidenza del consiglio comunale sembra destinata a Gubbio Civica: occhi puntati sull’imprenditore Mattia Martinelli, già uomo di punta della precedente maggioranza di Filippo Mario Stirati, che però ha pressanti impegni di lavoro.
Non si esclude il coinvolgimento esterno di Club Millenials (Mattia Grilli?) anche se la lista dei giovani ha preso in tutto 170 voti pari all’1,02 per cento. Possibile incarico per il giornalista Euro Grilli da portavoce e addetto stampa.
