È una festa particolarmente sentita anche a Gubbio quella della “Esaltazione della Santa Croce”, tanto che domani la Confraternita di Santa Croce della Foce organizza un programma di iniziative ed appuntamenti per quella che rappresenta la vera e propria giornata celebrativa su base annuale. E sarà una prima volta anche per il vescovo, mons. Luciano Paolucci Bedini, che presiederà alle 18 presso la chiesa di San Domenico la funzione religiosa, durante la quale verranno indicati i nuovi confratelli pronti a fare parte della confraternita, oltre a venerare la reliquia della Santa Croce. La festa è stata istituita a memoria della vittoria della crociata che ebbe per protagonista l’imperatore Eraclio I, che uscì vincitore dal conflitto contro i persiani nel 628 d.c. Secondo la tradizione, Elena, madre dell’imperatore Costantino, durante un pellegrinaggio al Calvario nel 326 d.c. ritrovò la vera Croce di Cristo, una parte della quale essa avrebbe portato a Roma e collocata nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme da lei fatta costruire. La parte rimasta a Gerusalemme fu compresa nel bottino di guerra che Cosroe II pretese dopo l’occupazione della città santa nel 614 d.c., riconquistata appunto dall’imperatore Eraclio I 14 anni più tardi. La venerabile Confraternita di Santa Croce della Foce, oltre ad essere custode dell’omonima Chiesa e di tutte le celebrazioni ad essa collegate, ha “il prezioso compito di salvaguardare e tramandare alle nuove generazioni tutte le testimonianza di fede e di solidarietà e di mantenere vivo il culto della Croce di Gesù Cristo attraverso iniziative religiose e culturali ”.
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