“So quanto è importante la festa dei Ceri per questo territorio. Ho visto il piano di sicurezza e l’approfondiremo. Per il momento non si possono prendere impegni precisi né si possono assumere decisioni perché dovremo avere ben chiaro il quadro sanitario da qui a maggio”: si è espresso in questi termini il prefetto di Perugia, Armando Gradoni, che lunedì 7 febbraio ha presieduto a Gubbio il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza su invito dal sindaco Filippo Mario Stirati dopo gli episodi di cronaca di Capodanno.
Nell’occasione Gradone ha avuto un primo contatto diretto con il Tavolo ceraiolo e il piano di sicurezza messo a punto dall’ingegnere Matteo Costantini. Per ogni prospettiva pratica bisognerà attendere però la prospettiva di gestione della pandemia.
I Ceri chiamano, Gubbio e Jessup rispondono. Non potrà passare un altro anno senza la festa, dopo l’annullamento delle ultime due edizioni tra non pochi mugugni e polemiche che a Gubbio hanno acceso il confronto tra accuse e ironia. Per il 15 maggio c’è la mobilitazione del Tavolo ceraiolo nella volontà di andare sino in fondo, con il piano sicurezza legato al Covid e alle già restrittive normative nazionali sugli assembramenti pubblici.
Per l’appuntamento americano del 28 maggio tutto è molto più semplice, a Jessup in Pennsylvania che conta circa cinquemila abitanti a 190 chilometri da New York. La comunità che ha radici eugubine ha preso la decisione all’unanimità di riproporre i Ceri nella riunione della Saint Ubaldo Society. Tutti concordi nel desiderio di tornare a far correre i Ceri come ha rivelato Michael Cappellini, vicepresidente della Saint Ubaldo Society, già Capodieci di Sant’Antonio nella festa americana: «C’è tanta gioia nel tornare a organizzare la corsa dopo due anni di tristezza e perdite. Noi eugubini-americani, tutti i ceraioli a Jessup con le tre Famiglie ceraiole, ci siamo confrontati prendendo la decisione più giusta perché la situazione sanitaria in America sta migliorando e dobbiamo tornare a rendere onore al patrono Sant’Ubaldo. C’erano lacrime di gioia alla fine nell’ufficializzare il ritorno della festa». Le origini ceraiole di Jessup risalgono al 1909, quando i tanti emigranti eugubini per vincere la grande nostalgia e preservare il grande amore per le proprie radici improvvisarono una festa dei Ceri, il sabato prima dell’ultimo lunedì di maggio in cui in America si festeggia il Memorial Day. Nacque così il St.Ubaldo Day, ovvero la festa in territorio americano.
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