Un percorso che si snoda attraverso Palazzo Ducale, quello dei Consoli e il museo diocesano con un’ampia selezione di libri, manoscritti, dipinti, documenti, medaglie, monete, armi, armature, sculture e arredi per scoprire nella totalità la celebre figura di Federico da Montefeltro: Gubbio partecipa così alle celebrazioni dei 600 anni dalla nascita del duca che, secondo più biografi, ha avuto i natali proprio nella città umbra.
Inaugurata domenica 20 giugno, e allestita fino al 2 ottobre, la grande mostra “Federico da Montefeltro e Gubbio. Lì è tucto el core nostro et tucta l’anima nostra”. Il sindaco Filippo Mario Stirati ha tagliato il nastro insieme ai soggetti istituzionali e associativi coinvolti.
La vita di corte, le arti, la guerra, la cultura umanistica e le scienze sono raccontate dalle opere concesse in prestito da prestigiose istituzioni italiane e straniere nonché da collezionisti privati. Dalla biblioteca Apostolica vaticana, ad esempio, che conserva l’intera biblioteca di Federico e dei suoi successori, giungono eccezionalmente quindici manoscritti.
L’esposizione – a cura di Francesco Paolo Di Teodoro con Lucia Bertolini, Patrizia Castelli e Fulvio Cervini – accende quindi i riflettori su questo illustre personaggio della storia italiana, grande condottiero, capitano di ventura e uno dei principali mecenati del Rinascimento.
Ogni sede della mostra ospita un ambito peculiare con più sezioni che abbracciano nella totalità la figura celebre di Federico da Montefeltro.
A Palazzo Ducale è raccontata la vita di corte, le vicende costruttive del palazzo e le arti a Gubbio nel periodo feltresco.
Palazzo dei Consoli presenta una prima sezione dedicata al fare, guardare e pensare la guerra all’epoca di Federico da Montefeltro e un’altra alla cultura umanistica del duca.
Al Museo Diocesano, infine, l’esposizione è dedicata alle scienze matematiche, astronomiche e astrologiche, particolarmente care alla corte e al duca.
La mostra diventa anche occasione per rileggere la storia di Gubbio tra la fine del Trecento e gli inizi del Cinquecento: ripercorre quindi i momenti gloriosi vissuti dalla città di Federico e del figlio Guidubaldo, l’ultimo dei Montefeltro, dalla nascita del duca nel 1422 alla morte nel 1508.
I natali eugubini di Federico sono avvalorati dalle sue stesse parole che scrive nel 1446, ricordando che a Gubbio – dove inoltre fece edificare un proprio palazzo – andavano il suo affetto e la massima intensità dei suoi sentimenti: “Perché ve acertamo che lì è tucto el core nostro et tucta l’anima nostra”, frase che diventa anche motivo di titolo per la mostra.
La mostra è promossa dal Comitato nazionale per la celebrazione del sesto centenario della nascita di Federico da Montefeltro, Direzione regionale musei Umbria, Comune di Gubbio, Diocesi, Palazzo Ducale, Palazzo dei Consoli e museo Diocesano con il contributo della Regione Umbria, il sostegno della Fondazione Perugia, in collaborazione con Gubbio Cultura e Multiservizi e Festival del Medioevo.
Il catalogo è di Silvana editoriale. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura. Per informazioni: www.mostrafedericogubbio.it.
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