La tragedia di Giovanni Pierotti ha colpito l’intera comunità eugubina. Potrebbe essere stato stroncato da un pesantissimo colpo di frusta al collo oppure essere annegato nel canale con scolo d’acqua dov’è finito con lo scooter scuro alle prime luci dell’alba di lunedì mentre stava rientrando a casa nella frazione di Ponte d’Assi, dopo una giornata di lavoro in un bar di corso Garibaldi nella domenica dei Ceri Mezzani e la notte trascorsa assieme agli amici a festeggiare. Le ipotesi vengono dal Messaggero Umbria nell’edizione di mercoledì 25 maggio.
Potrebbe aver causato la perdita dei sensi del ventitreenne – riferisce il quotidiano – l’impatto del suo ciclomotore nel fossato lungo la Strada Dritta, nella zona di Cipolleto poco sotto la sede della protezione civile, nel tratto che porta da via della Piaggiola a Ponte d’Assi parallelo alla 298 Eugubina. Carabinieri, pompieri, vigili urbani e sanitari del 118 hanno trovato il giovane, quando sono scattati i soccorsi, con il viso rivolto nel canale e il casco in testa. Sarà l’autopsia prevista per oggi a chiarire le cause del decesso.
Il corpo del ragazzo dopo i primi rilievi è stato trasferito all’ospedale di Branca a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà dare il nulla osta per le esequie, mentre le verifiche sul luogo per ricostruire l’incidente hanno fatto avanzare qualche ipotesi sulla dinamica della tragedia che ha sconvolto l’intera comunità.
Non sembra esserci traccia del coinvolgimento di altri veicoli e va appurata la presenza di tracce di una frenata, mentre non è escluso che Giovanni abbia sbandato a causa dell’attraversamento improvviso di un animale in un punto in cui la strada si restringe. I genitori non si sarebbero preoccupati del suo mancato rientro nella notte perché sapevano che lavorava e poi si sarebbe andato a divertire con gli amici nel clima ceraiolo di festa. Poi, la macabra notizia del ritrovamento. Il medico del 118 arrivato sul posto non ha potuto che constatare la sua morte, che risaliva a qualche ora prima.
Disperati i genitori Gino e Orietta, il fratello minore, circondati dall’affetto di tantissimi che in queste ore, anche sui social con centinaia di messaggi, stanno esternando tutta la commozione. Il sindaco Filippo Mario Stirati ha parlato di “tragedia immensa che colpisce l’intera città. La perdita di un giovane scuote tutti noi, ci addolora nel profondo e ci fa porre domande. Sono vicino alla famiglia e a quanti l’hanno conosciuto”.
Giovanni Rossi, legato al ragazzo attraverso la moglie Teresa Mariani, ha voluto salutarlo su Facebook: “Nipote mio, è stato un onore averti conosciuto e tutti i genitori sarebbero stati fieri di avere un ragazzo pulito e generoso come sei stato tu. Riposa in pace Giovi”.
Il ragazzo era molto attivo in tante iniziative e aveva da sempre la passione per la pallacanestro, giocava nella prima squadra del Basket Gubbio e aveva anche intrapreso il percorso per fare l’allenatore.
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