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Dopo “L’Oro di Gubbio” mai realizzato, ecco il progetto di piazza Quaranta Martiri calato dall’alto tra misteri e dubbi

Una veduta della nuova piazza Quaranta Martiri davanti le Logge dei Tiratori

A fine mandato il sindaco Filippo Mario Stirati, già in campagna elettorale per le regionali, ci riprova. Si ricorda ancora “L’Oro di Gubbio”, un libro dei sogni presentato in pompa magna nel 2017 e mai concretizzato. Adesso arriva un altro progetto, con tanto di professori chiamati a raccolta per presentare un piano per la rinnovata piazza Quaranta Martiri. È stato illustrato con l’associazione nazionale Centri storico-artistici (Ancsa) realizzato da Nicola Russi (docente al Politecnico di Milano), Stefano Storchi (università di Parma), Fabrizio Toppetti (università La Sapienza Roma) e l’architetto Pietro Nobili Vitelleschi.

Committente il Comune di Gubbio che, con il sindaco Stirati e il vicesindaco con delega all’urbanistica Alessia Tasso, ha ricordato come la riqualificazione di piazza Quaranta Martiri, unitamente a piazza Grande, sia un “risultato storico reso possibile grazie alla capacità di attrarre fondi, Pnrr nel caso di piazza Quaranta Martiri per 5 milioni di euro”.

Curiosamente il progetto è stato presentato questa mattina (sabato 8 marzo) con i lavori già cominciati tra perplessità, disagi e proteste per le carenze organizzative e la confusione gestionale di traffico, sosta e mercato settimanale del martedì.

Secondo questo progetto, la piazza verrà interdetta al traffico nell’area davanti alle Logge dei Tiratori fino all’innesto di via Cavour, che vedrà una pavimentazione con un disegno perpendicolare alle stesse Logge con l’obiettivo di valorizzarle come punto focale dello spazio; le auto provenienti da largo di Porta Marmorea, dopo aver girato intorno a una rotatoria, percorreranno in doppio senso di marcia lo spazio che passa davanti la chiesa di San Francesco e il vecchio ospedale per immettersi in via Cavour. I progettisti hanno previsto di consentire il traffico, ma incanalandolo in un solo percorso che attraversa la piazza da nord a sud.

Resta il verde pubblico, sia i giardini grandi che quelli piccoli dove però in quest’ultimo caso si va verso una loro implementazione liberandoli dal parcheggio intorno, aggiungendo alberi e pensando l’area libera da cordoli e chiusure per essere fruita con tavoli e arredi. In un secondo stralcio, per ora non finanziato, il verde aumenterà con un prato che corre lungo il fianco del convento di San Francesco dove sarà tolto il parcheggio per dare la possibilità di godere della vista della città da una prospettiva oggi ridotta, ispirandosi a un’antica mappa del ‘700.

Restano i parcheggi davanti alla farmacia, restano quelli del largo spazio lungo il torrente Camignano, vengono tolti quelli davanti all’ingresso della chiesa di San Francesco. L’Amministrazione Comunale fa sapere che questo progetto calato dall’alto verrà realizzato per fasi e prevede di intercettare nuovi finanziamenti per giungere alla sua completa realizzazione.