La centesima vittoria da allenatore nei professionisti di Vincenzo Torrente, che ad Arezzo ha consegnato l’ennesimo capolavoro, ha avuto un imprevisto epilogo perché questa mattina è stato annunciato il silenzio stampa.
L’unico interlocutore è per tutti il presidente Sauro Notari, oltre al tecnico che continuerà a tenere le consuete conferenze pre e post partita gestite direttamente dal club. “Nessun altro tesserato o collaboratore – è stato annunciato – rilascerà dichiarazioni o parteciperà a trasmissioni radiotelevisive”.
Non parlano i giocatori ma soprattutto non può parlare il direttore sportivo Stefano Giammarioli, unico caso di silenzio nel calcio professionistico alla chiusura di una sessione del mercato. Giammarioli avrebbe potuto fare il bilancio delle quattro operazioni in entrata e le due in uscita, anche se nelle trattative sono pienamente coinvolti, con telefonate ai direttori sportivi di altri club, i fedelissimi del “cerchio magico” del presidente Notari che si fida ciecamente principalmente di loro.
Nella nota vene poi evidenziato che “il presidente Notari si complimenta altresi con lo staff e la squadra per la splendida vittoria di Arezzo, il miglior viatico per affrontare un momento decisivo del campionato”. Questo passaggio è oltremodo significativo perché arriva dopo le tensioni di sabato scorso appena finita la partita persa in casa contro la Sambenedettese, quando nella palazzina del “Barbetti” il presidente e gli stessi fedelissimi hanno espresso forti critiche alla squadra e allo stesso Torrente, che ad Arezzo ha risposto sul campo come in tante occasioni per poi sottolineare alla fine quanto “fossero eccessive e ingiuste”. Singolare è stata la suggerita dedica del successo al presidente, con l’aggiunta non sfuggita di un pensiero verso i tifosi che sono costretti a rinunciare a seguire le partite per la chiusura degli stadi e che hanno un legame forte e di speciale considertazione nei confronti di Torrente oltre che di Giammarioli.
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