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Discarica di Colognola, la Lega chiede conto degli accantonamenti economici per il post mortem

La discarica di Colognola

Fa ancora discutere la discarica comunale di Colognola, conclamato dramma ambientale eugubino di cui la politica e le associazioni si occupano poco. Il gruppo consiliare della Lega, con Michele Carini e Sabina Venturi, partendo dal nuovo piano dei rifiuti e sulla gestione del post mortem del sito, chiedono all’Amministrazione Comunale di Gubbio di fare “chiarezza sugli accantonamenti annuali necessari per pagare i costi di gestione una volta che la discarica sarà chiusa”.

In una interrogazione i consiglieri della Lega evidenziano come “dal 1988 sul territorio comunale si trova una discarica in località Colognola la quale proprietà e gestione è del Comune di Gubbio. Questa discarica, la cui capacità è in esaurimento, è sempre stata al centro del dibattito politico soprattutto per quello che riguarda gli accantonamenti per la gestione post-mortem, previsti dalla legge, che garantirebbero la copertura dei costi di gestione del biogas, la manutenzione, il controllo e la sorveglianza fino a quando l’area non sarà definitivamente restituita (indicativamente 30 anni dalla chiusura) agli usi consentiti dalla legge. La Regione lascia al Comune di Gubbio, quale gestore, il sostenimento di tutti i costi necessari per la chiusura e per la gestione del post-mortem i quali, apprendendo da una recente conferenza stampa del sindaco Stirati e dell’assessore Tasso, ammonterebbero a 3milioni di euro oltre un onere annuale di 300mila euro per il trentennio successivo”.

Per questi motivi i consiglieri Carini e Venturi chiedono di “avere un dettagliato resoconto degli accantonamenti annuali che sono stati fatti sia da questa amministrazione che da tutte le precedenti, tenute ad effettuare tali obblighi a fronte anche del valore dei conferimenti annuali in discarica; sapere quali sono gli intendimenti dell’Amministrazione per la gestione del post mortem della discarica di Colognola”.