Costi mostruosi per la discarica comunale di Colognola: il post mortem costerà 3,1 milioni di euro, oltre un onere annuale di 300mila per il trentennio successivo. Gli uffici comunali preposti hanno certificato che gli accantonamenti del Comune sono iniziati con il rendiconto del 2016 e al momento ammontano soltanto a circa un milione. Le preoccupazioni sono forti, le prospettive sono allarmanti.
Questa storia va avanti da decenni e la situazione peggiora progressivamente perché la discarica comunale di Colognola è diventata un pozzo senza fondo per le risorse economiche che deve assorbire nella gestione e soprattutto la prospettiva del post mortem. Una volta era un vero bancomat, ricordando quando fruttava soldi che veniva investiti in ogni dove senza alcun accantonamento. Adesso è una rimessa continua perché i volumi non ci sono e conseguentemente neanche gli incassi d’un tempo.
Il sindaco Filippo Mario Stirati ha ereditato una situazione disastrosa, ma i pochi accantonamenti di questi anni non hanno cambiato granché lo scenario e le perdite che si ripercuotono sull’asfittico bilancio comunale continuano a essere ingenti. La Giunta Stirati confida nella Regione, cercando soluzioni dopo che il vicepresidente, il gualdese Roberto Morroni ha già fatto fatto sapere pubblicamente da tempo che Gubbio dovrà fare da sola perché la Regione ha già dato. L’assessore comunale al bilancio, Marco Morelli, si ritrova a dover mettere le toppe nei capitoli di spesa e per questo rastrella soldi dove può, con l’aumento di tasse e tariffe generalizzato (quelle sui servizi cimiteriali hanno creato reazioni furiose nell’opinione pubblica).
Le porte chiuse dalla Regione suscitano la reazione del gruppo consiliare della Lega, con Michele Carini e Sabina Venturi, che in un’interrogazione fa riferimento all’ultimo presa di posizione di Morroni, in risposta al presidente della commissione ambiente, il leghista Valerio Mancini, ha confermato «che tutti gli oneri derivanti dalla chiusura della discarica comunale dovranno essere sostenuti dell’ente gestore e quindi saranno in carico al Comune di Gubbio». Di fronte alle cifre, la Lega eugubina esterna la convinzione che «se ciò fosse confermato resterebbe scoperta una buona parte degli oneri da sostenere, considerando anche l’immediato esaurimento della capacità di sversamento. Chiediamo di conoscere se sussistono responsabilità in capo alle precedenti amministrazioni comunali e come la giunta attuale intenda sopperire a tale situazione».
Hai domande?
Trovaci sui social o Contattaci e ti risponderemo il prima possibile.