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Delitto Bei Angeloni, chiuse le indagini. Il giudice si appresta a decidere il destino di Graziella Fioriti

Il vicolo dove il 27 marzo scorso è stato ucciso Enzo Bei Angeloni

Chiuse le indagini per il delitto di Enzo Bei Angeloni. La Procura della Repubblica di Perugia ha chiesto al giudice di fissare l’udienza per decidere il destino di Maria Grazia Fioriti, l’anziana donna di Gubbio che ha ucciso il marito con un coltello, colpendolo al torace e con alla base del collo il 27 marzo 2019. Dopo il dissequestro dell’abitazione dove era avvenuto il delitto, nel corso dell’estate scorsa, la Procura ha messo la parola fine alla indagini, dopo aver disposto una perizia per stabilire la capacità della donna al momento dell’omicidio e se può stare in giudizio.

La donna avrebbe ucciso il marito perché esasperata dalle continue liti e dal comportamento dispotico dell’uomo. Era stata la stessa donna, assistita dagli avvocati Luigi Santioni e Claudio Fiorucci, a raccontare tutto al sostituto procuratore Manuela Comodi; di come dopo il pensionamento del marito la situazione familiare fosse peggiorata a causa dei continui litigi e dei rimproveri dell’uomo, costretto in casa anche per via di una malattia che lo costringeva ad utilizzare l’ossigeno gassoso.

Il giorno del delitto l’uomo si era coricato dopo l’ennesima lite, minacciando la donna che al suo risveglio l’avrebbe strangolata. A quel punto la moglie aveva atteso che l’uomo dormisse, era andata in cucina per prendere un coltello e poi colpito l’uomo. I difensori della donna hanno lasciato trascorrere il tempo tra la chiusura delle indagini e la richiesta di rinvio a giudizio senza presentare istanze. Adesso il fascicolo è sul tavolo del giudice che dovrà fissare l’udienza preliminare.