La Usl Umbria 1 esprime rilievi fortemente critici – riporta oggi il Messaggero – nel percorso autorizzativo sulle richieste delle cementerie Barbetti e Colacem di utilizzare “Css prodotto” (End of waste) nei forni degli stabilimenti e di Maio Tech Srl per la gestione di rifiuti speciali.
A darne notizia sono Wwf Umbria e Isde Medici per l’Ambiente Umbria, che hanno reso pubblico il parere espresso dall’azienda Usl Umbria 1 sui progetti dei tre gruppi imprenditoriali. Il documento firmato dal direttore del Dipartimento di prevenzione, Giorgio Miscetti, fa riferimento alla richiesta per il parere di assoggettabilità a Via ricevuta dal servizio Isp (Igiene e sanità pubblica).
“Finalmente le istanze accorate e fondate dei cittadini singoli e associati – evidenziano Wwf e Isde – hanno trovato un primo vincolante accoglimento nel parere dell’autorità sanitaria locale”. Viene richiamato quanto scritto dal direttore Miscetti: “Si ritiene necessaria e opportuna una valutazione di impatto ambientale che tenga conto anche del rischio di un effetto inquinante combinato e sinergico dei due insediamenti all’interno del medesimo territorio, ricercando ogni soluzione in tal senso”.
Nel documento vengono riportati “possibili effetti, anche a lungo termine, sulla salute delle varie fasce di popolazione in termini di rischio incrementale (degenerativo anche neoplastico o mortalità) per ognuno degli inquinamenti prevedibili. Quanto sopra attraverso un processo che non prevede l’utilizzo di combustibili più puliti, ma la sostituzione di una parte del carbone con il Css, materiale che ha superato la codifica di rifiuto sotto l’aspetto normativo ma che di fatto andrà a chiudere il ciclo dei rifiuti presso le due cementerie”.
Per il direttore Moscetti, inoltre, la richiesta di Maio Tech Srl potrebbe “costituire un ulteriore fattore di rischio ambientale e sanitario”.
Le due associazioni di stampo ambientalista annunciando che “non mancherà l’appoggio tecnico e legale nel prosieguo del procedimento amministrativo affinché venga fatta giustizia ambientale”.
Le due cementerie, così come Maio Tech Srl, puntano a ottenere l’autorizzazione già dopo la verifica di assoggettabilità a Via, sulla base della documentazione prodotta e le osservazioni presentate, senza la procedura approfondita legata alla Via che allungherebbe considerevolmente i tempi. Arpa Umbria ha espresso un parere completamente diverso da quello del Dipartimento prevenzione della Usl Umbria 1 sul progetto di Colacem, che è il primo presentato, ritenendo che non determina potenziali impatti ambientali “significativi e negativi” e che dunque non necessita di Via.
Il sindaco Filippo Mario Stirati, che ha sempre espresso una forte contrarietà alla richieste delle due cementerie oltre a quella di Maio Tech Srl, spinge particolarmente perché la procedura sia approfondita in modo da allungare quanto più possibile i tempi, nella consapevolezza di portare avanti il secondo mandato senza possibilità di ricandidarsi alla scadenza naturale del 2024 e avendo una maggioranza profondamente divisa sulla questione.
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