Ci sono nodi intricati da sciogliere sulla viabilità alternativa in vista della chiusura della strada statale numero 452 della Contessa prospettata dal 17 aprile per 8-12 mesi. Lo riporta il Messaggero nell’edizio umbra di oggi, lunedì 27 marzo. Il tratto della vecchia Contessa a valle, che permette di bypassare il viadotto e la galleria, e dell’anello che dalla zona del ristorante San Bartolomeo sbocca a Lanciacornacchie sul valico della Cima saranno al centro di un incontro previsto per oggi (lunedì 27 marzo) a mezzogiorno a palazzo Pretorio tra il sindaco Filippo Mario Stirati, Anas e Provincia per assumere decisioni operative con la finalità di alleggerire la pesantissima situazione di dover transitare solo per la vecchia Flaminia e Scheggia allungando il percorso tra disagi e impatto ambientale.
“Vogliamo predisporre un piano funzionale e efficace – spiega Stirati -, scongiurando che la Flaminia da Scheggia alla Gola del Bottaccione venga considerata da Anas per i prossimi mesi una strada nazionale rischiando ingorghi e ripercussioni per lo smog. Larga parte del traffico, soprattutto pesante, andrà dirottato sulla Perugia-Ancona. Ho preteso che Anas e Provincia si vedessero. Sono già stati fatti dei sopralluoghi, vogliamo tirare le somme e dire la nostra”.
Timori per le ripercussioni economiche?
“La chiusura va a incidere su residenti e pendolari creando disagi, mentre non sono preoccupato per i flussi turistici. C’è il problema della carenza di alberghi. Bisognerà spingere l’imprenditoria a recuperare i posti letto persi e crearne altri. Rischiamo di perdere eventi poiché non riusciamo a ospitare tutti. Comunque monitoreremo”.
La viabilità alternativa tiene banco. Ora il tratto a valle del vecchio tracciato viene utilizzato al di là della segnaletica che lo prevede in via esclusiva per i residenti, con il limite di 30 chilometri orari e il rischio di incidenti perché pieno di curve in una sede stradale a tratti oltremodo ristretta che complica il doppio senso di circolazione e sprovvista di piazzole per agevolare il transito delle auto.
“Ci confronteremo – evidenzia Stirati – per trovare le soluzioni più praticabili”.
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