Il Consiglio Comunale tornato a riunirsi oggi (martedì 28 novembre) ha aperto la seduta pomeridiana con l’intervento del presidente Stefano Ceccarelli che si è impegnato in una lunga disamina sul fenomeno dei femminicidi. Un insieme di parole tra retorica e vuoto cosmico anche negli interventi di un dibattito durato un’ora, in un contesto politico dove la storia ha consegnato episodi di una gravità assoluta nel rapporto con le donne per l’intreccio tra potere, sesso e carriere.
Il sindaco Filippo Mario Stirati ha poi fatto riferimento alle dimissioni da assessore di Gabriele Damiani facendo esplicito riferimento a “problemi di stress personale”, fino ad annunciare che “a breve trarrà le sue decisioni” come a dire che le dimissioni presentate da Damiani come “definitive e irrevocabili” potrebbero essere ritirate dietro le pressioni soprattutto dei Socialisti che non vorrebbero lasciare vuota quella poltrona in vista delle elezioni di giugno 2024.
Stirati ha sferrato un attacco pesante alla testata VivoGubbio. Ha accusato l’organo di informazione, che entra gratuitamente in tutte le case degli eugubini, di “dipingere una città in macerie”, fino a parlare di “disonestà intellettuale”. Non è entrato nel merito delle singole notizie riportate, evidentemente nella consapevolezza che sono ampiamente documentate e che raccolgono soprattutto le segnalazioni dei cittadini, oltre a riferire minuziosamente sulle scelte politiche ed economiche della Giunta Stirati a pochi mesi dalle elezioni e con l’ombra degli organi di controllo che potrebbero aver in corso verifiche.
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