Ci sarà anche un po’ di Gubbio al concerto per la festa della Repubblica di scena al Quirinale e trasmesso in diretta su Rai Uno lunedì primo giugno alle ore 18.45. Nell’orchestra, tra i violini spiccherà Barbara Agostinelli, diplomatasi con il massimo dei voti nel 1990 al Conservatorio Morlacchi di Perugia. Negli anni si è avvicinata all’alta scuola violinistica russa perfezionandosi con i più grandi maestri come Pavel Vernikov, Vadim Brodsky, Zinaida Gilels, Marc Drobinsky. Ha collaborato con personaggi di fama internazionale come Riccardo Muti, Franco Zeffirelli, Placido Domingo e Carla Fracci.
Il concerto al Quirinale, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, è pensato quest’anno per fare ripartire la musica in Italia e ricordare le vittime del coronavirus. Protagonista l’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma con il suo direttore musicale Daniele Gatti. Il programma, per soli strumenti ad arco, alterna autori italiani e repertorio musicale europeo, grandi classici e pagine che hanno segnato la storia musicale del Novecento. Il concerto si svolgerà senza la presenza di pubblico e nel più rigoroso rispetto delle norme di sicurezza, compresa la distanza tra professori d’orchestra.
Si inizierà con l’Adagio e Fuga K 546 composto da Mozart nel 1788 e fortemente influenzato dalla scienza contrappuntistica di Bach, e con Silouan’s song, composto nel 1991 dall’estone Arvo Pärt e dedicato alla figura del monaco ortodosso noto come Silvano del Monte Athos. Seguono il Concerto grosso in re minore opera 3 numero 11 per due violini, violoncello e archi di Antonio Vivaldi; l’elegia Crisantemi, che Puccini scrisse nel 1890 in una sola notte, per la morte di Amedeo Ferdinando Maria di Savoia, Re di Spagna e primo Duca d’Aosta; e Langsamer Satz di Anton Webern, scritto nel 1905 come un condensato di infinite sfumature di sentimento. Il concerto si chiude con l’Aria dalla Suite numero 3 Bwv 1068 di Bach, nota come “Aria sulla quarta corda”.
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