Batte cassa il Comune di Gubbio per trovare i soldi da destinare alla manutenzione e ristrutturazione sul vasto territorio. Così procede alla vendita di pezzi del patrimonio non utilizzato e in qualche caso in totale abbandono. Nel Documento unico di programmazione (Dup) del triennio 2021-2023, approvato con il bilancio a maggioranza, è prevista la vendita di beni pubblici per tre milioni e 770mila euro. Si tratta di un pacchetto che comprende ex scuole, edifici, appartamenti, terreni edificabili e agricoli.
Tra le prospettive di cessione all’asta, con la predisposizione dei bandi che verrà ora concordata dal neo assessore al Patrimonio, Rita Cecchetti, con gli uffici, ci sono le ex scuole della Pergola lungo la Gola del Bottaccione, di Morena nel buranese, Nogna e San Benedetti. Ci sono anche degli immobili nel centro storico come due appartamenti all’interno di palazzo Palmi in via XX Settembre, un appartamento in via Federico da Montefeltro e una casa con corte in via Armanni a San Pietro. Ci sono diversi terreni nel documento, tra i quali uno edificabili di 7.210 metri quadrati con base d’asta fissata in 507mila euro.
Non figura stavolta il palazzo delle Orfanelle in via XX Settembre, che per lunghi anni è stato inserito nell’elenco dei beni cedibili senza però mai trovare potenziali acquirenti tra le condizioni disastrate dell’immobile, sopraffatto dall’incuria e le infiltrazioni d’acqua, e la mancanza di una prospettiva di destinazione d’uso. Versa nello stato di totale abbandono questo palazzo che venne costruito nel 1634 da parte dello Stato Pontificio, con la ristrutturazione promossa nel 1780 dal Papa Pio VI e realizzata dall’architetto Giuseppe Valadier, secondo quanto riporta lo storico Oderigi Lucarelli. L’edificio serviva per istruire le ragazze orfane e senza famiglia, alle quali veniva insegnato un mestiere come cucire e ricamare, così da portare in dote il proprio saper fare.
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