Mentre in Consiglio Comunale ha tenuto banco la solidarietà e vicinanza a Julian Assange, con il dibattito e il voto su sollecitazione dell’ex sindaco Orfeo Goracci che nell’occasione si è mostrato paladino della libertà d’informazione e d’inchiesta, è arrivato nella stessa seduta l’annuncio del sindaco Filippo Mario Stirati che Colacem fermerà nello stabilimento di Ghigiano la produzione da fine agosto senza specificare fino a quando.
Stirati ha riferito di una comunicazione dell’amministratore delegato dell’azienda con le motivazioni legate al mercato a giugno e luglio con un caloe del 15 per cento su base mensile per uno stallo dei cantieri e l’ormai noto aumento dei costi di metano ed energia elettrica (quest’ultima passata dai 60 euro a Mw del 2021 ai 500 euro attuali).
La produzione si sposterà da Ghigiano in altre cementerie del gruppo in Italia, a partire dallo stabilimento di Rassina in provincia di Arezzo.
Stirati ha parlato di “doccia scozzese” rispetto alla recente notizia dell’acquisto – con un investimento di 2,5 milioni da parte di Colacem – del filtro ibrido di ultima generazione per consolidare la propria competitività tra le aziende più sensibili ai temi ambientali.
Il sindaco ha dichiarato inoltre che al momento i livelli occupazionali non correrebbero rischi escludendo pure la cassa integrazione. “Resta difficile da capire – ha spiegato Stirati – come si evolverà la situazione nei prossimi mesi”.
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