Il sindaco ricandidato Filippo Mario Stirati ha chiuso i ponti decidendo, con la sua coalizione, di scaricare il Partito Democratico e l’ex sindaco Diego Guerrini che si stavano accordando per gestire le candidature al consiglio comunale. Durissime le accuse di “Liberi e Democratici”, “Scelgo Gubbio” e Psi che hanno respinto i tentativi di ricucitura proposti dal commissario del Pd umbro, Walter Verini, il quale ha incontrato la delegazione eugubina del partito guidata da Calogero Alessi con assente il segretario cittadino Andrea Smacchi. Per la coalizione di Stirati ha cercato di rifilare quella che definisce l’ennesima presa in giro. Circola un testo con una durissima presa di posizione: si parla di situazione inaccettabile per il gruppo del sindaco in carico e per la comunità eugubina, a causa della quale – sostengono dalla coalizione di Stirati – non si è potuto ricostituire un centrosinistra unito e coeso intorno alla figura considerata autorevole del sindaco Stirati.
ACCUSE PESANTI. Sono evidenziati i troppi personalismi all’interno di quel che resta del Pd che non consentono – sostengono ancora dalla coalizione di Stirati – un dialogo da ritenersi sereno, leale e costruttivo.
Nonostante gli sforzi definiti positivi e sinceri compiuti dall’onorevole Verini, nel Pd locale c’è ancora – ecco l’accusa più pesante – chi vuole dettare e imporre la propria linea, per interessi diversi rispetto al bene comune. In queste settimane di contatti, è stata rilevata dalla coalizione del sindaco ricandidato l’esistenza di forti contraddizioni all’interno del Pd eugubino che, da un lato nomina un comitato civico di referenti a garanzia della discontinuità con le politiche adottate fino a oggi e, dall’altro, non lo mette nelle condizioni di lavorare liberamente.
Dal 2014 il sostegno al sindaco Stirati – evidenziano dalla coalizione -, è arrivato sempre da persone con mani libere e menti indipendenti. E così sarà – spiegano – anche per le prossime elezioni amministrative.
