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Cinghiale da oltre 150 chili sbuca sulla Pian d’Assino e finisce contro un’auto molto danneggiata. Chiesto il rimborso

La Fiat Panda danneggiata dal cinghiale sbucato all'improvviso sulla strada statale Pian d'Assino

“Pensavo di aver colpito in pieno un bisonte più che un cinghiale!”, ha raccontato al Messaggero edizione Umbria di oggi, venerdì 6 ottobre, Mario Baldelli, pensionato eugubino che mercoledì sera si è imbattuto in un ungulato impressionante di oltre 150 chili sulla variante della strada statale 219 Pian d’Assino al chilometro 16+300, poco dopo l’uscita della frazione di San Marco-Fonte Cese in direzione Padule. Si trattava di un cinghiale solitario, detto “solengo”, che può superare i 200 chili.

L’uomo non si è fermato per evitare il rischio di un tamponamento a catena visto che c’erano delle auto che sopraggiungevano alle spalle e che sono riuscite a schivare l’animale riverso a terra senza vita. L’impatto è stato violento ma non ha impedito a Baldelli, alla guida di una Fiat Panda e con un amico al fianco, di proseguire fino alla successiva uscita di Padule, dove si è fermato per chiamare i carabinieri. È quindi tornato indietro e i militari sono arrivati subito per i rilievi del caso.

L’animale è sbucato all’improvviso, era coperto di fango e probabilmente stava cercando dell’acqua prima di ritrovarsi l’auto di fronte che non ha potuto evitare, finendo la sua corsa contro la fiancata del mezzo roteando di 90 gradi.

“Fortunatamente andavo a 55-60 chilometri orari – ricorda – e questo ha attutito il colpo. Mi sono ritrovato l’auto molto danneggiata, da una prima stima dei danni siamo oltre i duemila euro. Ho attivato l’avvocato Fabio Antonioli per ottenere il risarcimento visto che il cinghiale è una specie protetta. Mi hanno detto che la Regione Umbria avrebbe finito il fondo economico destinato ai danni da cinghiali, mentre nelle Marche rimborsano. Non mi sembra giusto, per questo ho chiesto assistenza legale”.