Prendono troppo spesso il sopravvento l’incuria e l’abbandono al cimitero centrale di via del Crocefisso e la situazione non è meno preoccupante negli altri luoghi di riposo esterno del vasto territorio. Le segnalazioni sono all’ordine del giorno per evidenziare problematiche di vario genere lungo i viali del civico cimitero, a ridosso delle cappelle e dei loculi, così come negli spazi dove la collocazione delle salme è in ordine sparso. Lo riferisce il Messaggero nell’edizione umbra di oggi, venerdì 28 ottobre.
Ci sono infiltrazioni d’acqua piovana in diversi punti, con le azioni di bonifica richieste in qualche caso laddove la situazione è più seria. Ci sono criticità registrate per alcuni tombini che a causa delle otturazioni dovute a detriti e rifiuti, non riescono a smaltire le acque, con l’aggravante della loro pericolosità per il fatto che sono scoperti. I viali di accesso interni al cimitero sono talvolta intasati da sporcizia e foglie, mentre avanza il degrado sul piazzale e nel viale di ingresso per la presenza di buche, avvallamenti e asfalto dissestato.
Il problema delle manutenzioni si trascina ormai da tempo e in molti casi ci sono le famiglie dei defunti che si fanno carico degli interventi minimi di decoro per evitare un degrado ancora più marcato. Nei mesi scorsi il gruppo consiliare della Lega, con Michele Carini e Sabina Venturi, si era posto il problema, sollecitando il sindaco Filippo Mario Stirati e la giunta, dei lavori di ampliamento del cimitero locale nella frazione di Carbonesca, per circa ottanta nuovi loculi.
Più in generale, si ripropone la problematica di un’organizzazione comunale efficace per gli interventi dal momento che il personale è carente e il territorio è ampio. Si era prospettato un grande piano di affidamento a una ditta esterna di tutte le manutenzioni, ma il dibattito interno alla maggioranza non ha prodotto al momento un iter concreto almeno a livello di operatività ufficializzata (non c’è un bando e neanche un programma definito con malumori nella stessa coalizione del sindaco).
Le condizioni di cimitero centrale sono peraltro amplificate dall’ultima manovra economica, guidata dall’assessore al Bilancio, Marco Morelli, che ha determinato un conto più salato con l’incremento pure dei disagi per i risvolti burocratici. La stangata è entrata in vigore con le nuove modalità di pagamento che gli utenti devono ora sostenere prima del funerale e la tumulazione, dovendosi recare personalmente all’ufficio comunale e non più al cimitero né tramite l’agenzia.
L’Amministrazione Comunale, dopo essere intervenuta sulle lampade votive obbligando all’allaccio alla rete elettrica senza poter più usare l’illuminazione a batteria, ha riformulato il tariffario per le tumulazioni, da un minimo di 150 euro a un massimo di 270, rispetto alla tariffa minima precedente di 104 che non si spingeva oltre i 200.
La modifica delle modalità di pagamento complica le cose poiché la famiglia di un defunto si trova costretta a recarsi all’ufficio dei servizi cimiteriali in piazza Bosone a San Martino dove ci sono tre possibilità, dal bollettino all’online fino al Pos che risulta più comodo però risulta spesso inattivo. Fa scalpore che il pagamento debba avvenire prima del funerale con una complicazione nelle procedure per alimentare il sistema burocratico.
Hai domande?
Trovaci sui social o Contattaci e ti risponderemo il prima possibile.