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Chiedono le tasse per un’insegna smontata da mesi: il caso di Photo Studio

La "vecchia" insegna di Photo Studio

Attenzione alle insegne, la pubblicità e le affissioni: ci sono controlli a tappeto in giro per la città, scattando foto e attraverso la banca dati della precedente concessionaria in dotazione al Comune, per riscuotere l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni che l’Amministrazione Comunale ha affidato alla concessionaria Dogre Srl, subentrata dal gennaio 2017 alla disciolta Duomo. I riscossori si ritrovano a fronteggiare diversi contenziosi e casi spinosi per non dire singolari. Pietro Biraschi di Photo Studio, attivo in corso Garibaldi, racconta di aver ricevuto una raccomandata nella quale si rivendica la tassa per un’insegna, di una marca a suo tempo installata nel vecchio esercizio di via Cairoli, sebbene quell’insegna non ci sia più da parecchi anni con la disdetta  già inoltrata. Solo che questa disdetta ora non si ritrova, mentre l’insegna figura ancora registrata nella banca dati che la Dogre sta utilizzando.

PHOTO STUDIO. Biraschi ha fatto presente di non pagare ormai da lunghi anni la tassa per quella insegna, a riprova della disdetta inoltrata visto che altrimenti la precedente concessionaria avrebbe continuato a richiedere il pagamento che adesso viene rivendicato dalla Dogre. Non è bastata, almeno per il momento, la reazione di Biraschi che si è presentato presso gli uffici di via Tifernate per chiarire ciò che ritiene solo un colossale equivoco. Potrebbe profilarsi un contenzioso legale, lo stesso per esempio attivato da un’altra attività dopo che la Dogre sta rivendicando la tassa perché nella vetrina dell’esercizio espone le proprie realizzazioni.

GUBBIO CALCIO. La caccia alle tasse su pubblicità e affissioni si sta facendo pressante con diverse questioni in sospeso. Avevamo già parlato nelle scorse settimane di quella che vedeva come protagonista l’AS Gubbio 1910 visto che nella convenzione per la gestione sottoscritta di recente dal sindaco Filippo Mario Stirati e dal presidente della società Sauro Notari è stabilito che il Comune si fa carico della tassazione sulla pubblicità allo stadio Barbetti da qui al 2025 per un importo fino a 10mila euro l’anno. Questa decisione ha provocato la reazione dell’opposizione con un esposto alla Corte dei Conti dell’Umbria presentato dal consigliere comunale Francesco Gagliardi del centrodestra.

Questo articolo è ripreso dal numero 97 di 15Giorni.