I Ceri palestra di vita che coinvolgono le nuove generazioni affinché possano sentirli propri. Lo sanno benissimo i giovani, diciottenni e dintorni, che domenica 21 maggio si prendono la scena.
La festa dei Ceri Mezzani sprigiona entusiasmo nel collaudatissimo copione che ripercorre la scia di quanto vissuto il 15 maggio. Il passaggio di consegne chiama in causa i protagonisti di questa giornata: Nicolò Chiocci Primo Capitano (era stato alfiere l’anno scorso) e Diego Radicchi Secondo Capitano, affiancati dal trombettiere Alessandro Mercorella e dall’alfiere Emanuele Fiordelli, con i Capodieci Marco Fondacci di Sant’Ubaldo, Agostino Bonelli di San Giorgio e Tommaso Battellini di Sant’Antonio.
Anche le chiarine, pronte a farsi sentire attorno alle ore 11 prima dell’Alzata in piazza Grande, sono composte da giovani che provano questa esperienza, da Luca Bagagli a Leonardo Ceccarelli, Valerio Faccenda, Pietro Fiorucci, Giovanni Panfili e Davide Tracchegiani. Dall’alba la città si mobilita con i ceraioli assoluti protagonisti che dalla sveglia di Capitani e Capodieci, andranno quindi a rendere omaggio ai defunti nel cimitero cittadino per poi seguire la messa nella chiesina di San Francesco della Pace, detta dei Muratori.
La domenica li vede dare vita alle sfilate fino all’Alzata, attraversando il pomeriggio che dalle 18 porterà la corsa lungo le vie, fino a risalire i tornanti del monte Ingino che arrivano alla basilica di Sant’Ubaldo, nel chiostro e sotto l’urna che custodisce le spoglie del patrono.
Novità sull’organizzazione: dopo le polemiche relative alle strisce blu per fare cassa, l’amministrazione comunale ha annunciato che i parcheggi saranno gratuiti oggi e in occasione dei Ceri Piccoli il 2 giugno.
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