Ceraioli di corsa. Li vedi fare footing per le vie cittadine e lungo i ripidi tornanti del monte Ingino, oltre che impegnati nelle “manicchie” per le riunioni in vista del 15 maggio con la voglia di preparare tutto nei dettagli per il ritorno della festa dei Ceri dopo due edizioni annullate tra non pochi malumori e polemiche.
Si pensa anche al ritorno dei Ceri Mezzani e Piccoli, anche se su questo né il sindaco Filippo Mario Stirati né il cosiddetto Tavolo ceraiolo si sono pronunciati, aspettando intanto di predisporre il piano per il 15 maggio d’intesa con il prefetto di Perugia, Armando Gradone, e il questore Giuseppe Bellassai.
I santubaldari si sono portati avanti scegliendo, giovedì scorso, il proprio Capodieci dei Ceri Piccoli con la formula del sorteggio: si tratta di Nicolas Urbani della “manicchia” di Fontanelle, che prende il posto di Alessandro Rogari previsto nel 2020 e nel frattempo cresciuto, candidato più avanti a fare il Capodieci dei Ceri Mezzani secondo le intenzioni dei santubaldari. Proprio Rogari ha estratto a sorte il nome di Urbani, festeggiato dalla Famiglia ceraiola e da Alessandro Nicchi che guiderà il Cero del patrono il prossimo 15 maggio.
Per i Ceri Piccoli potrebbero invece essere confermati Edoardo Belardi della “manicchia” di Padule per San Giorgio e Cristian Tomassoli (oggi dodicenne) della “manicchia” di Torre Calzolari.
Per i Ceri Mezzani sono dal 2020 “congelati” il santubaldaro Tommaso Piccotti (“manicchia” di San Martino e Santa Lucia), il sangiorgiaro Matteo Filippetti (candidato unico espresso dalla “manicchia” di San Martino) e il santantoniaro Michele Fiorucci (“manicchia interna”).
Oggi, sabato 5 marzo, il clima ceraiolo si respirerà nelle celebrazioni della ricorrenza della canonizzazione del patrono Sant’Ubaldo, che la tradizione fa risalire al 5 marzo 1192 anche se gli studi dell’indimenticabile professor Bruno Cenni hanno evidenziato più di qualche dubbio sulla data reale.
E’ in programma la messa officiata da don Mirko Orsini, cappellano della festa dei Ceri, in basilica sul monte Ingino, dove alle 18.30 la Famiglia dei Santubaldari dopo due anni di assenza il “Concerto della Canonizzazione”, giunto alla tredicesima edizione, con il soprano Laura Musella e il tenore David Sotgiu, accompagnati da Stefano Ragni all’organo e Stefano Mhanna al violino. In programma brani di Bach, Schubert, Paganini, Ravel, Stradella, Franck, Widor.
Nell’occasione sarà consegnato allo studioso eugubino Antonio Menichetti il premio “Civis, Pater, ac Pontifex Ubalde”, destinato a uno storico, scrittore e ricercatore che si è contraddistinto per gli studi su Sant’Ubaldo. Prevista una “sonata” straordinaria del Campanone a mezzogiorno.
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