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C’era anche un po’ di Gubbio a Wembley a spingere l’Italia in finale. E pure al seguito del Tour de France

Chiara e Moreno sugli spalti di Wembley per Italia-Spagna

C’era anche un po’ di Gubbio nella magica notte di Wembley che ha visto l’Italia conquistare la finalissima di Euro 2020, 9 anni dopo l’ultima volta in cui la nazionale italiana (allora guidata da Cesare Prandelli) era riuscita ad arrivare all’ultimo atto del torneo continentale. Pur se impossibilitato a raggiungere il Regno Unito per via delle restrizioni legate alle norme Covid, il contingente di italiani residenti in Inghilterra ha saputo riempire adeguatamente gli spalti e sostenere l’Italia di Roberto Mancini, spingendola verso l’impresa coronata ai calci di rigore. Moreno Merli e Chiara Berettoni, due giovani che da diversi anni ormai si sono stabiliti a Londra per lavoro, hanno approfittato della situazione per accaparrarsi due biglietti e godersi lo spettacolo dagli spalti di Wembley. Immancabile la foto ricordo sotto l’iconico arco che sovrasta il campo da gioco, così come immancabile il video che immortala l’istante in cui Jorginho spiazza Unai Simon regalando agli Azzurri il pass per la finale.

Giulio e Giorgio Nicchi lungo la salita di Tignes

GUBBIO ANCHE AL TOUR. Non di solo calcio, però, raccontano i viaggi e i grandi appuntamenti sportivi che appassionano gli eugubini. Tanto che nello scorso week-end, scappando dalla calura dell’estate eugubina, i fratelli Giorgio e Giulio Nicchi hanno pensato bene di concedersi una bella vacanza al confine tra le alpi italiane e francesi, approfittandone per scalare qualche passo in bicicletta e soprattutto per assistere dal vivo alla nona tappa del Tour de France, quella che ha visto i corridori arrivare a Tignes. Da bordo strada hanno applaudito la carovana della grand boucle noncuranti della pioggia, contrastata con le mantelle d’ordinanza con i colori a pois tipici della maglia dei migliori scalatori. E come da tradizione hanno mostrato al mondo intero anche lo stendardo di San Giorgio, fedele compagno di tanti viaggi al seguito dei grandi eventi di ciclismo. Stendardo che campeggia in bella vista proprio mentre sta passando la maglia gialla Tadej Pogacar, che magari avrà buttato un occhio su quel vessillo tanto insolito rispetto alle solite bandiere che si vedono lungo i sentieri di montagna.

Pogacar passa accanto allo stendardo di San Giorgio