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Cementifici, la Giunta Stirati non farà ricorso al Consiglio di Stato. La maggioranza concorda un ordine del giorno

La residenza municipale

L’ennesima riunione (ieri sera, martedì 4 luglio) sull’attività dei cementifici Barbetti e Colacem, con particolare riferimento all’utilizzo del Css (Combustibile solido secondario) consentito da normative nazionali ed europee recepite dalla Regione che ha autorizzato sulla base di quanto previsto dal Decreto Cingolani, ha indotto la maggioranza a convincere il sindaco Filippo Mario Stirati e non inoltrare ricorso al Consiglio di Stato per impugnare la sentenza del Tar dell’Umbria che ha respinto il primo ricorso.

C’è stato un lungo e acceso dibattito tra analisi e imbarazzi, con una parte dei Liberi e Democratici (LeD) e Stirati che hanno spinto fino all’ultimo perché venisse inoltrato il ricorso senza porsi il problema di altre spese legali da sostenere in un bilancio già deficitario e condizionato da vecchie questioni che l’appesantiscono come il Puc di San Pietro, la discarica di Colognola e la società Gubbio Cultura e Multiservizi Srl.

Alla fine ha prevalso la linea di  non procedere con il ricorso al Consiglio di Stato, i cui termini scadono il prossimo 12 luglio, indipendentemente dal discorso aperto con il protocollo d’intesa proposto dalla Giunta Stirati che avrebbe voluto subordinare la rinuncia al ricorso alla firma del documento, che le due cementerie hanno “congelato” ritenendo irricevibili alcune imposizioni, fino a porsi di fatto la questione se con un protocollo si potesse barattare il ricorso con il sindaco che avrebbe fatto diventare magicamente legittima un’autorizzazione regionale ritenuta illegittima tanto da proporre opposizione al Tar. La mediazione trovata nella maggioranza è la proposizione di un ordine del giorno che verrà portato in Consiglio Comunale, nel quale verranno poste questioni di varia natura, ivi compresa l’opposizione all’utilizzo di Cdr senza tenere conto delle normative nazionali ed europee che non possono essere sottoposte al vaglio di un singolo Comune. E’ del tutto evidente che la coalizione di Stirati, anche in vista delle elezioni comunali e regionali del 2024 dove i LeD si propongono di confermarsi al potere in città e di portare il sindaco a palazzo Cesaroni a Perugia, si pone il problema di coltivare l’elettorato della sinistra radicale e degli ambientalisti per non lasciarlo in libera uscita verso Goracci o altre possibili liste e candidati della stessa area.

Questa mattina (mercoledì 5 luglio) la Giunta Stirati ha ripreso in mano il dossier cementerie per discutere di questo ordine del giorno, tra la diffusa convinzione che al tema cemento viene dedicato tantissimo tempo a fronte di problematiche urgenti che vedono la città fortemente in difficoltà a livello infrastrutturale, viario, economico-occupazionale.