C’è uno scheletro nella tomba rinvenuta in via Cairoli, davanti la chiesa di San Filippo Neri dove sono affiorati poco sotto la sede stradale dei reperti di terracotta parte superiore appunto di questa tomba alla cappuccina, una di quelle in uso dall’età etrusca fino al Medioevo costituita da coppi o lastre poste ai lati del defunto e poi chiuse ancora da coppi nella parte superiore. Si presenta come una sepoltura povera e sullo scheletro verranno compiute verifiche con l’intervento stamattina della Soprintendenza di fronte a un luogo di culto, che risale tra le fine del 1500 e gli inizi del secolo successivo, dove in precedenza c’era un’abitazione. La Soprintendenza archeologica ha transennato il punto del ritrovamento, dove le testimonianze storiche sono state protette, apponendo una piccola lavagna descrittiva in superficie aspettando la rimozione.
CANTIERE AVANTI. Il sindaco Filippo Mario Stirati ha ribadito che questi ritrovamenti non bloccano i lavori di rifacimento delle reti tecnologiche e la ripavimentazione di questo snodo cruciale nel centro storico. Il sindaco ne ha parlato con il dottor Giorgio Postrioti della Soprintendenza archeologica di Perugia che si occupa della vicenda. “È stato definito interessante quanto rinvenuto – spiega Stirati – e si procede con una metodologia consolidata che prevede la catalogazione e rimozione dei reperti”. Nel punto scavato si sono visti in superficie soltanto i manufatti in cotto, ma c’è chi risiede nella via e ha visto bene anche la presenza del corpo. Nel cantiere di via Cairoli, sospeso in quel punto proseguendo i lavori più a monte verso corso Garibaldi, si sta procedendo a ritmi intensi, tanto che l’intervento risulta essere in anticipo rispetto alla tabella di marcia, con la ripavimentazione prevista dopo Natale per essere completata entro l’inizio delle manifestazioni ceraiole di maggio.
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