C’è un momento in cui le mezze misure non servono: il Gubbio ha un solo risultato oggi al Barbetti contro il Carpi (ore 15). Federico Guidi lo sa, al di là dei rumors che dalla sconfitta col Vicenza si rincorrono sulla panchina traballante. E’ chiamato a vincere la prima partita dopo sei pareggi, di cui gli ultimi tre consecutivi, e due sconfitte. Con le buone o con le cattive, serve il risultato della svolta per rincuorare il presidente Sauro Notari deluso da questo avvio di stagione e per rinvigorire la piazza. Non ci saranno Maini squalificato (Konate il probabile sostituto), El Hilali (infortunato) e Cenciarelli (indisponibile), mentre Bacchetti fa tutto il possibile per smaltire un attacco febbrile (se non ce la fa tocca a Munoz) e Malaccari è tornato disponibile. A centrocampo non sono attese novità con l’asse Bangu, Benedetti e Sbaffo mentre in attacco c’è il dubbio sull’under tra Tavernelli e Meli (gli altri due under saranno Ravaglia e probabilmente Zanoni confermato dopo l’esordio nei professionisti a Reggio Emilia).
I segnali colti nell’1-1 contro la Reggiana vengono interpretati positivamente. Il Carpi, retrocesso dalla Serie B, staziona nell’alta classifica reduce dalla vittoria sulla Feralpisalò dopo due sconfitte esterne consecutive ed è guidato da Giancarlo Riolfo che evoca un brutto ricordo visto che era il tecnico del Savona contro il quale il Gubbio nel 2015 ha perso i playout scendendo nei dilettanti. L’ultima sfida risale al 12 marzo 2000 in Serie C2 con Ettore Donati in panchina (1-1) e gli emiliani poi retrocessi. Si ricorda un precedente nel ’72 in Serie D con Aldo Agostinelli allenatore: successo rossoblù per 2-1 con gol di Chiaraluce e Biagioli. Arbitra Mario Vigile di Cosenza (guardalinee Lucia Abruzzese di Foggia e Fabio Pappagallo di Molfetta).
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