E’ sempre aperto a Gubbio il caso Coppiolo. Questa mattina ha diffuso una nota l’avvocato Francesco Gagliardi, legale di fiducia di Bruno Cerbella: “Cerbella prende atto che il paventato sgombero coattivo dal suo luogo di residenza anagrafica, previsto dall’avventata ordinanza sindacale, pare essere stato accantonato dall’amministrazione comunale di Gubbio, probabilmente anche grazie al clamore mediatico suscitato dalla vicenda. Smentisco categoricamente di aver ricevuto, quale legale di fiducia del sig. Bruno Cerbella, alcuna formale proposta di soluzione abitativa alternativa, mentre non posso non rilevare che attendo da due anni riscontro alla richiesta di incontro con il Comune per definire dignitosamente la vicenda. Gli unici contatti avuti sono stati quelli con il sig. Luca Tittarelli dell’Aratorio familiare, con il quale ci siamo prodigati, con successo, per dirimere questioni di vicinato. Mi preme evidenziare che Bruno Cerbella non è un abusivo: egli ha regolare residenza al Coppiolo, paga regolarmente le imposte e si serve delle utenze domestiche da decenni, prima ancora che la Caritas si interessasse del limitrofo immobile di proprietà comunale.
Devo stigmatizzare alcuni inaspettati attacchi violenti che il sig. Bruno Cerbella ha ricevuto in questi giorni, soprattutto da paladini dell’accoglienza, che la dicono lunga sul grado di maturità di una residua parte della comunità eugubina. Ma di questo aspetto se ne dovranno occupare i rappresentati dei cittadini nelle sedi a ciò deputate. Il mio incarico continua ad essere quello di trovare una sistemazione dignitosa per il sig. Bruno Cerbella il quale, mi ripeto, non è un abusivo ma un cittadino eugubino residente al Coppiolo. Pertanto, nelle prossime ore mi prodigherò con il Comune di Gubbio affinché si materializzi una soluzione adeguata, finora solo balbettata”.
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