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Casa della Salute nell’ex ospedale e Pian d’Assino a ovest: i lavori sono un chimera. Stirati: “Dobbiamo fare presto”

L'ex ospedale di piazza Quaranta Martiri

Sbloccare a Gubbio le opere pubbliche cantierabili che, oltre a qualificare strutture e servizi, avrebbero positivi riflessi sull’intero territorio: è quanto si propone di fare la Giunta Stirati, sollecitata anche dalle organizzazioni sindacali. Su tutto ci sono i lavori annunciati da lungo tempo e mai partiti relativi alla Casa della Salute, un investimento di tre milioni e mezzo, prevista in un’ala dell’ex ospedale di piazza Quaranta Martiri e all’ammodernamento del tratto a ovest Mocaiana-Bivio Pietralunga della Pian d’Assino con investimenti per 72 milioni.

“La Casa della Salute – dice il sindaco Filippo Mario Stirati – è uno degli argomenti prioritari del quale parlerò con il neocommissario dell’Usl Umbria 1, Gilberto Gentili, in occasione di un incontro già richiesto”.

In un’assemblea nel febbraio 2019 era stato dato per imminente il bando per l’assegnazione dei lavori. Ma ancora niente. Alla Casa della Salute è destinata l’ala che va dall’ex laboratorio analisi fino all’ex Inam per 4.731 metri quadrati. Di questi, 145 verranno utilizzati per l’ampliamento della farmacia comunale e 3.280 per accorpare i vari servizi sanitari e amministrativi del Centro Salute ora dislocati in diverse sedi, oltre ai dipartimenti di Prevenzione e di Salute Mentale.

Il progetto esecutivo prevede anche due ascensori, per i quali è compresa una struttura portante esterna in acciaio, e interventi in grado di garantire il miglioramento sismico della struttura.

Complicato si sta rivelando pure l’ammodernamento del tratto Mocaiana-Bivio Pietralunga della Pian d’Assino appaltato all’impresa Collini di Trento. Il cantiere, aperto oltre tre anni fa, era stato subito chiuso perché, controllando le carte, era risultato scaduto il documento della Valutazione di impatto ambientale. In tutto questo tempo non è stato ancora possibile venirne a capo con un blocco che incide pure sulla conclusione dell’intero troncone fino a Montecorona. “E un argomento che mi sta particolarmente a cuore – spiega Stirati – tanto che sollecito spesso Anas e Regione, trattandosi di venire a capo di un problema per noi vitale. Mi auguro di poter annunciare a breve importanti novità”.