Il consigliere comunale Marzio Presciutti interviene sulla fuoriuscita di Riccardo Biancarelli, Alessandro Brunetti e Rita Cecchetti dai Liberi e Democratici per confluire nel Gruppo Misto: “Ci siamo, il disegno inizia a delinearsi nel rispetto del progetto tessuto da un abile architetto. Procedendo nella metafora, i semi piantati lo scorso anno in occasione delle Comunali a Gubbio – con liste opportunamente misurate a garanzia di promesse mai rivelate – e le talee recise in occasione delle Regionali – con ben 9 utili (…) narcisi a dissipare la rappresentanza Eugubina (Dīvĭdĕ et ĭmpĕrā) in un Consiglio, oggi lo sappiamo, davvero importante per la nostra comunità – sono maturati a discapito di così tanto humus diserbato, castrato, annichilito. Io lo sapevo già da quel 9 Maggio e non perché sono un moderno profeta, tutt’altro. Semplicemente perché al nome di Gianni Vantaggi fui raggiunto da mille coltellate, inferte un po’ da tutti; per un nome di garanzia, che non lasciava spazio all’interpretazione, al “ponzio pilatismo”, a grecismi e latinismi in salsa agro-azzeccagarbugliesca. Con patti più o meno evidenti si costruirono quindi, in poco tempo, quelle alleanze trans-maggioranziali, a forti tinte grilline, che condizionano da 14 mesi la vita della più bella città del mondo, in uno dei periodi forse più difficili della sua storia recente. Caro Filippo Stirati, era già tutto scritto e tu lo sapevi bene. Forse avevi calcolato male i tempi, ma il punto di caduta era già sul tavolo da gioco. Hai permesso – ben inteso questo è il mio umile pensiero – dicevo, hai permesso che la vanità delle tue aspirazioni superasse il tuo possibile; hai promesso anche quello che non potevi mantenere perché lo so, tu non sei una cattiva persona e fino a quel punto non ci arriverai; hai sprecato tanti mesi importanti senza fare nulla per il lavoro, per la nostra gente, prima rincorrendo e ricomponendo pezzi di maggioranza divisa da subito, anche solo sul nome del presidente del Consiglio e oggi ci tieni nostro malgrado incatramati sul Css, ancora immobili. Gubbio non si merita tutto questo e per questo Filippo accetta il mio umile consiglio, sincero e scevro da ogni calcolo. Metti fine a questo teatrino, non permettere ad altri di mostrarti la fine polverosa già sofferta da altri. Filippo stacca la spina e rimettiti, rimettiamoci tutti insieme, persone di buona volontà, a pensare a una città migliore, equa, giusta, salubre e libera”.
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