Si prende tempo nel campo largo del centrosinistra con l’ennesima fumata nera ieri sera (lunedì 4 marzo) nella sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso a San Martino, dove si è riunito il tavolo allargato ai vertici regionali dei partiti della costruenda coalizione.
C’è una situazione di stallo perché Città Futura resta ferma sulle proprie posizioni di candidare Leonardo Nafissi e rifiutare le primarie nel timore di non avere le armi per competere e vincerle al di là delle motivazioni formali ufficiali. Giorgia Gaggiotti, consigliere comunale di maggioranza eletta con Scelgo Gubbio e abituata a cambiare partiti e movimenti (adesso sta con Città Futura), si è scagliata contro la candidatura del vicesindaco Alessia Tasso ritenendola “perdente”, fino a rimproverarle di “non incarnare il femminismo” (forse perché l’ingegnere Tasso ha una famiglia con marito e figlia e anche un buon lavoro). Gaggiotti è andata oltre, riproponendo di coinvolgere nella coalizione anche il tandem Goracci-Tognoloni, ma su questo punto è stata stoppata dal resto dei presenti.
In difesa di Alessia Tasso è intervenuto Francesco Zaccagni dei Socialisti, che la ritiene invece una candidata naturale e vincente. Zaccagni era affiancato dal fido scudiero Gabriele Damiani, l’assessore che aveva presentato le dimissioni irrevocabili e dopo un mese le ha fatte magicamente diventare revocabili (partecipa al tavolo nonostante abbia dichiarato in pubblico e in privato che a giugno non si ricandida: ormai nessuno gli crede più).
Nella serata è emerso anche il sondaggio, promosso qualche tempo fa da VivoGubbio, che evidenzia come Tasso sia largamente preferita nel campo largo di centrosinistra e che l’unica alternativa è Rocco Girlanda.
In questa situazione sempre più imbarazzante e complicata, con il sindaco uscente Filippo Mario Stirati presente per i LeD come caso più unico che raro essendo ormai al compimento del secondo mandato, visibilmente in difficoltà nel difendere Tasso e nel trovare il modo di tenere unito il tavolo. Non è un mistero che a Stirati interessa la grande coalizione soprattutto per la prospettiva personale alle prossime elezioni regionali: sta facendo di tutto per creare le condizioni di non trovarsi tra i piedi altre candidature eugubine nel suo schieramento per cercare un posto in Consiglio Regionale. Questa storia l’hanno capita anche a Perugia e se ne discute.
In una situazione di stallo, ha fatto una mossa Andrea Sisti, sindaco di Spoleto presente in rappresentanza dei Civici Umbri, che ha chiesto pubblicamente ai presenti come mai Tasso e Nafissi non si parlano e ha aperto la strada a quanto deciso: i due dovranno incontrarsi e parlare. Città Futura si aspetta che Tasso faccia un passo indietro e si ritiri, mentre i LeD insistono sullo strumento delle primarie con la disponibilità a prevedere un ticket tra chi vince e corre per fare il sindaco e chi perde, che corre in quel caso per fare il vicesindaco. Con questo quadro c’è però un precedente poco incoraggiante per il centrosinistra, ricordando nel 2011 le primarie con Diego Guerrini e Maria Cristina Ercoli con il “carrozzone” tutto unito ma che è durato solo un paio d’anni per poi lasciare il Comune commissariato.
Il Pd con il segretario Massimiliano Grilli e il consigliere comunale Giovanni Manca (presente il segretario regionale e consigliere regionale Tommaso Bori) e i 5 Stelle con Rodolfo Rughi e Mauro Salciarini (presente il consigliere regionale Thomas De Luca) per ora fanno i pesci in barile, con i piddini soprattutto in posizione d’ascolto e con una sottile voglia di correre da soli mentre i grillini stanno a rimorchio avendo ormai tradito ogni ideale e presupposto di quando venne fondato il movimento che è adesso diventato un partito qualunque pronto a trattare poltrone e prebende (come i Socialisti che però ci sono storicamente abituati).
Tasso e Nafissi si incontreranno nel giro di un paio di giorni (difficilmente cambieranno le posizioni) e lunedì prossimo, 11 marzo, tornerà a riunirsi il tavolo con tutto lo stato maggiore regionale.
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