Si terrà venerdì prossimo, 10 maggio, alle ore 17, la cerimonia di inaugurazione della mostra “Brocche d’autore” presso il Museo delle “Brocche d’autore”, I Ceri – “Enjoy&Share” in via Baldassini e negli allestimenti delle vetrine dei negozi del centro storico. Giunta alla diciottesima edizione, l’esposizione che rimarrà aperta fino al 2 giugno, è organizzata dall’associazione “Maggio Eugubino” e resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, con il patrocinio di Regione Umbria e Comune di Gubbio, nonché con la partecipazione di: Buongiorno Ceramica, Camera di Commercio Perugia, Gubbio Cultura Multiservizi, Gubbio fa Centro. Le finalità sono quelle di allestire una significativa esposizione tesa a sottolineare il rapporto tra i Ceri e la ceramica d’arte contemporanea. L’intento della mostra è infatti quello di «arricchire le tradizionali manifestazioni di maggio per mezzo di un’iniziativa culturale pertinente al clima festivo, tale da destare l’interesse sia dei visitatori sia degli eugubini, ma anche opportunamente legata al settore della ceramica di artigianato artistico, assai rilevante nella nostra città, con delle proposte di alta qualità relative a uno dei prodotti tipici – anzi emblematici – dell’odierna maiolica eugubina, vale a dire le brocche dei Ceri. L’iniziativa consiste nella creazione di inedite brocche dei Ceri da parte di artisti della ceramica informati sulla tipologia di questi manufatti, nonché sulla funzione e sul valore simbolico dei ‘contenitori rituali’, secondo le interpretazioni fornite dai principali studiosi della Festa dei Ceri dall’Ottocento ai nostri giorni. Essa rappresenta, quindi, anche un terreno di ricerca intorno a uno specifico e caratteristico oggetto, sul quale potranno via via intervenire numerosi artisti della ceramica, interpretandone forme e decorazioni, tanto da rendere possibile nel tempo la costituzione di una collezione a testimonianza di un gusto e di una creatività che proprio iniziative del genere intendono stimolare e favorire». Grazie alla disponibilità dell’associazione Gubbio fa Centro, si è deciso quest’anno di esporre nelle vetrine dei negozi del Centro Storico le brocche realizzate nel corso delle precedenti edizioni della mostra, tranne quelle che fanno attualmente parte del nuovo Museo delle “Brocche d’Autore” in via Baldassini. La creazione delle brocche d’autore 2019 è stata affidata all’eugubino Alessandro Campanella, al derutese Marino Ficola e all’iraniano Abbas Akbari.
ALESSANDRO CAMPANELLA – Nato a Gubbio nel 1968. Frequenta l’Istituto Statale d’Arte di Gubbio e si diploma nella sezione architettura e arredamento nel 1985. Studia all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, nella sezione scenografia. Frequenta il C.U.T., Centro Teatrale Universitario di Perugia, ed esordisce al Todi Festival con Amleto. Continuo e articolato è il suo impegno nel teatro come attore, scenografo, costumista, truccatore, in primo luogo per il Teatro della Fama di Gubbio. Tale impegno prosegue poi come maestro teatrale per le scuole. Nel contempo si applica nel campo dell’arredamento, come curatore di interni e di locali. Lavora altresì in radio e televisioni private (soprattutto Tele Radio Gubbio) e cura regie d’intrattenimento presso la Scuola Comunale di Musica di Gubbio. Collabora a più riprese, nel corso degli anni Novanta, al Gubbio Festival. Fin da giovanissimo apprende le tecniche della ceramica presso alcune botteghe locali (Gubbio e Gualdo Tadino). All’età di 15 anni lavora presso il fondaco di Leo Grilli, suo primo maestro in materia. Tre anni dopo inizia a collaborare con la ditta eugubina C.A.F.F. (Ceramiche Artistiche Fabbrica Fumanti) di Maurizio Fumanti. In seguito la sua ricerca ceramica prosegue con la ditta A.C.E.R. (Artigiani Ceramisti Eugubini Riuniti) di Annunziata Bianconi, Aldo Notari e Pierluigi Secchi, e con la ditta Ceramiche Artistiche Vittorio Pimpinelli di Gualdo Tadino. Lavora, infine, presso la ditta Buccheri Antonio Rossi, a stretto contatto con Assunta Monacelli, vedova del grande buccherista eugubino.
MARINO FICOLA – Nato a Deruta nel 1969. Si diploma nel 1993 in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e in seguito collabora con scultori di fama internazionale (ad es. Beverly Pepper). Nel 1995 inizia un’autonoma attività espositiva. Tra le collettive ricordiamo: “De Mentis Hortis” (Spoleto 2002), “Arte contemporanea 10 Arte/Scienza di Pace” (Roma 2004), “Eurpean Art prize 06, Homo urbanus” (Palermo 2006), “Art Contemporain, Dialogue Corèe & Europe” (Parigi 2008), “Migrazioni d’Arte Contemporanea dall’Umbria” (Pechino 2008), “Omaggio ad Alan Caiger-Smith” (Gubbio 2009), 54a Biennale di Venezia – Padiglione Umbria (Spoleto 2011), “Burning New York ICE” (Venezia 2011), “Equilibri” (Milano 2011). Partecipa al progetto “Evolution Art Revolution” in collaborazione con il Museo Nazionale di Danzica e la Selective Art Gallery di Parigi, (Parigi, Danzica e Umbria 2011) e poi a “Ricognizioni, una mappa dell’Arte in Umbria” (Foligno 2014) e “Artsiders” (Perugia 2014). Nel 2015 è invitato a “La scultura ceramica contemporanea in Italia (Roma, GNAM), e partecipa al 59° Premio Internazionale di Faenza. Nel 2017 è tra i pochi artisti italiani chiamati a rappresentare l’Italia nel progetto “In the Earth Time” (Gyenoggi Ceramic Biennal, Corea del Sud). Tra le personali ricordiamo: “Giallo” (Perugia 2010); “Ice, Glaciazioni Contemporanee” (Otranto 2011); “Periferie Estreme” (Todi 2012); “Rizomi” (Perugia 2013); “Polimorfi” (Torino 2013). Dal 2014 al 2017 ha insegnato Scultura I e II all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia.
ABBAS AKBARI – Nato a Tehran (Iran) nel 1971. Nel 2011 consegue il Dottorato di Ricerca in Arti alla Scuola di Belle Arti dell’Università di Tehran, e diventa membro della Facoltà di Architettura e Arti dell’Università di Kashan. Dal 2015 è membro dell’International Academy of Ceramics. Tra le sue mostre personali ricordiamo quella alla Sala della Cultura dell’Università De Nanterre a Parigi (2005) e quelle alla Aun Gallery di Tehran (dal 2012 al 2015). Ha inoltre presentato opere, dal 1995 fino ad oggi, in numerose mostre collettive, tra le quali ricordiamo, in Iran, la Biennale di Scultura (dal 1995 al 2017) e la Biennale di Terracotta e Ceramica (dal 1996 al 2011). Fuori dai confini nazionali, ha partecipato ad eventi organizzati in Turchia (Simposio sulla ceramica, Izmir 2010; Simposio sulla terracotta, Eskisehir 2011 e 2014, Giornate Intarnazionali d’Arte, EGE University 2015), Svizzera (Mostra “Reflets”, Ginevra 2012), Croazia (Festival della ceramica postmoderna 2012), Pakistan (ASNA Clay Triennal, Karachi 2013), Francia (Le Carreau d’Or 2013; Pagine d’Argil 2015), Argentina (Biennale Internazionale di Ceramiche 2013), Repubblica Dominicana (Triennale di piastrelle d’elite 2014), Tunisia (Simposio di ceramica 2015), Polonia (International Ceramic Mural, Wroclaw 2016), Nepal (Workshop ed esposizione ceramica, Fondazione Siddharta Arts 2017) e Italia (“Cinque paesi una visione”, Gubbio 2018). Autore di cinque libri, cataloghi di collezioni e articoli su riviste specializzate. Suoi lavori sono conservati in collezioni asiatiche, europee ed americane.
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