Nel comprensorio dell’Alto Chiascio si sono coalizzati i sindaci della Zona Sociale 7, dall’eugubino Filippo Mario Stirati al gualdese Massimiliano Presciutti, da Monia Ferracchiato di Fossato di Vico a Giampiero Fugnanesi di Sigillo, da Fabio Vergari di Scheggia e Pascelupo ad Andrea Capponi di Costacciaro, chiedendo alla Regione di rivedere il piano di gestione dei posti letto emergenza coronavirus che ha individuato nell’ospedale di Branca una delle strutture per i pazienti.
C’è una lettera inviata all’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, oltre che al direttore regionale Salute e Welfare Claudio Dario, il presidente della Regione, Donatella Tesei, e il vice Roberto Morroni. La scelta in un nosocomio che funziona a pieno regime – denunciano i sei sindaci – comporterebbe come diretta conseguenza lo smantellamento del centro di fibrosi cistica e del servizio di Rsa con un danno sia economico che di assistenza medica gravoso per l’intera Umbria. Tutti i principali poli sanitari regionali – evidenziano – devono avere i casi d’emergenza, distribuendo in maniera equa i pazienti senza concentrare la situazione su un unico ospedale.
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