Con 16 voti a favore e 7 contrari il Consiglio Comunale di Gubbio, nell’ultima seduta del 2019, ha approvato il bilancio preventivo 2020-2022 con la prospettiva indicata nel documento di oltre 28 milioni di euro per gli investimenti nel prossimo triennio di cui 12 nelle opere pubbliche. Confermate tutte le aliquote delle tasse comunali. Sono stati annunciati investimenti nei settori di turismo e cultura. “Questo bilancio ci libera dei pesi del passato – ha detto l’assessore Giordano Mancini -, siamo finalmente riusciti a ridare un equilibrio al fine di ridare forza alle entrate e capacità di spesa. Sul fronte investimenti vanno sottolineati i 12 milioni per le opere pubbliche e la ristrutturazione dei plessi scolastichi, mentre 4 milioni sono previsti per interventi delle aree interne. Il prossimo quinquennio dovrà essere quello dei fatti, non abbiamo più la scusa di subentrare in un Comune commissariato. Abbiamo il compito di alzare l’asticella dal punto di vista della concretizzazione”.
Per quanto riguarda le entrate – ha spiegato Mancini – sono confermate le aliquote con le relative esenzioni fissate negli anni precedenti. Ci saranno risparmi per i cittadini di 1,9 milioni dalle tassazioni in 4 anni e le aliquote non aumenteranno ma rimarranno invariate. Diminuirà il servizio mense di circa il 10 per cento la Tari sarà ridotta di circa il 4 per cento. “Anche se siamo ancora in assenza di finanziaria statale – ha precisato -, non diminuiremo le spese sul turismo e sulla cultura investendo su entrambe per i prossimi progetti che verranno. Ci aspetta un triennio interessante “. Va sottolineato come analoghi interventi si erano registrati da parte di Mancini il 15 gennaio 2018 (“Siamo riusciti a tenere in buone condizioni i conti dell’ente, nonostante le moltissime difficoltà che si sono verificate in questi ultimi anni, prima fra tutte il Puc 1. L’introduzione della tassa di soggiorno, che non grava sui nostri concittadini ma sul flusso turistico in città, ha permesso il mantenimento del livello dell’offerta turistica”) e nel 2017.
Restano sempre le questioni aperte della discarica di Colognola, il Puc di San Pietro e la società partecipata Gubbio Cultura Multiservizi Srl che condizionano ormai da anni i conti di palazzo Pretorio.
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