“Come primo anno al campionato italiano mi va benissimo! Settimo posto assoluto al 7 Laghi Kart”: Alessio Gigli ha commentato così, con un post sui social, il brillante piazzamento all’Italian Cup 2020, l’appuntamento tricolore 12 pollici su cinque tappe. Al 7 Laghi Kart, a Castelletto di Branduzzo in provincia di Pavia, è andata in scena la seconda tappa. Il ventiduenne centauro eugubino si è messo in gioco con la sua Pit bike. Prossima tappa il 6 settembre al Franciacorta Karting Track, in provincia di Brescia. Alessio partecipa con la “Pitom”, moto tutta italiana 160 di cilindrata che guida da tre anni e con un nuovo telaio sviluppato proprio quest’anno, con al seguito i meccanici dell’officina locale ReB Garage di Ruspi e Bettelli, assistenti della moto in pista, e con il coinvolgimento di sponsor che sostengono l’attività della scuderia Moto Racing Gubbio.
“Ringrazio tutti i miei sponsor – ha commentato – che rendono possibile tutto questo! Avanti così e ci vediamo domenica 6 settembre a Franciacorta”. Il giovane ha convissuto come tutti con il lockdown riprendendo l’attività a pieno regime con gli allenamenti, anche prima della clausura, al kartodromo di Misanino a Santa Monica, con la moto a noleggio, dove ha conseguito dei risultati davvero molto promettenti, arrivando ad appena quattro decimi di secondo dai migliori tempi dei campioni del Motomondiale che su questa pista talvolta si allenano prima delle gare internazionali.
Sa di giocarsi una chance importante nel percorso che fin da piccolo lo vede protagonista, dapprima con la moto da cross e poi con quelle da strada. I motori sono la sua fortissima passione: “Mi è sempre piaciuto anche aggiustare i motorini e ho lavorato come meccanico. Purtroppo a Gubbio non c’è una pista dove posso allenarmi, così sono costretto a spostarmi a Jesi dove sono riuscito a stabilire il record della pista per le Pit bike. Sono ambizioso, se dovessi vincere il titolo italiano potrei passare in un’altra categoria di moto. Il sogno è arrivare alla 600 e al campionato velocità, come primo passo verso il motociclismo vero e proprio. Per poter essere competitivi servono grandi sacrifici e un budget di almeno diecimila euro”.
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