L’invito al Comune di Gubbio per le celebrazioni in onore di San Francesco è arrivato soltanto lunedì scorso ed esclusivamente per le giornate di martedì e mercoledì. Non c’era posto, insomma, per il sindaco Filippo Mario Stirati e i rappresentanti istituzionali eugubini per il giorno di oggi ricorrenza del Patrono d’Italia che a Gubbio ha conosciuto la piena conversione indossando il saio bigio, prototipo dell’abito francescano.
ESCLUSI ECCELLENTI. Stirati c’è rimasto malissimo e, senza polemizzare con la collega Stefania Proietti, ha deciso di disertare le cerimonie mandando un chiaro segnale di dissenso. Peraltro quello di Stirati non è un caso isolato, perché il sindaco Proietti ha escluso altre realtà istituzionali importanti come Valfabbrica, che si trova sul Sentiero Francescano della Pace, e consiglieri regionali che hanno espresso critiche per come viene gestito il 4 ottobre. Gubbio va considerata a tutti gli effetti la seconda patria di San Francesco che lasciando Assisi trovò ospitalità presso la famiglia Spadalonga dove oggi sorge la chiesa intitolato al santo
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