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Addio al professor Giambaldo Belardi, docente e autore di libri sulla storia di Gubbio

Giambaldo Belardi

Se n’è andato il professor Giambaldo Belardi. Aveva 86 anni. Per lunghi anni è stato docente di economia e diritto presso l’Istituto tecnico commerciale “Matteo Gattapone”, studioso e autore di numerose pubblicazioni insieme alla moglie Maria Vittoria Ambrogi con la quale ha stabilito un solido connubio dedicato alla ricerca storica locale. Il funerale verrà celebrato oggi (giovedì 10 ottobre) alle 15 nella chiesa della Madonna del Prato.

La coppia ha infatti dato alle stampe nel corso dei decenni innumerevoli e preziosi lavori di ricerca e approfondimento su tanti aspetti della vita cittadina.

Ha dato alle stampe “La Società Operaia a Gubbio nella seconda metà dell’Ottocento”, “Cattolici e Socialisti a Gubbio fra 800 e 900”, “Gubbio, S. Ubaldo e la grande guerra (1913-1921). L’opera di padre Emidio Selvaggi”, “Gubbio dopo la Prima guerra mondiale (1919-1921)”, “Gubbio dopo la liberazione 25 luglio 1944-1948”, “Gubbio, storia delle risorse e delle industrie” sono solo alcuni delle decine di titoli dati alle stampe nel corso degli ultimi quarant’anni da Giambaldo Belardi e Maria Vittoria Ambrogi, spesso coadiuvati da altri studiosi come padre Igino Gagliardoni (per anni rettore della basilica di S. Ubaldo) e Giancarlo Sollevanti.

Autore di studi sociali sulle ondate migratorie dai territori dell’Alta Umbria nel corso dell’Ottocento e del Novecento, la storia del Consorzio agrario di Gubbio e gli studi antesignani del percorso francescano Assisi-Gubbio, oggetto della tesi di laurea di Maria Vittoria Ambrogi, sfociati poi in una vera e propria guida (la prima del genere dedicata al percorso) e un video documentario realizzato con Media Video in occasione del Giubileo del 2000 dal titolo “In cammino con Francesco”.

“Gubbio nell’Italia della Grande Guerra” è il titolo dell’ultimo lavoro pubblicato in occasione della chiusura delle celebrazioni per i cento anni dal Primo conflitto mondiale, presentato nei primi mesi del 2019.

Il professor Giambaldo Belardi