Se n’è andato Attilio Bianchi. Era nato il 30 marzo 1934 e lega il suo nome ai colori rossoblù per aver giocato sempre e solo con il Gubbio dai primi anni ’50 fino a metà degli anni ’60. Quella maglia, che ha vestito anche da capitano, l’ha sempre avuta addosso. Il calcio è sempre stata una grande passione con un tifo fortissimo orgogliosamente esternato per il Torino.
Appassionato ceraiolo santubaldaro, ha portato il Cero con la Muta di Migliarini e quella della Farmacia.
Nell’epoca dei tornei dei Bar, che erano particolarmente sentiti e richiamavano un gran pubblico, è stato allenatore del Bar de la Suntina.
Era un vero galantuomo, un signore distinto ed elegante nei modi.
Lascia la moglie Giuliana, i figli Maria Grazia e Francesco, e i nipoti. Il cordoglio ai familiari è stato espresso dall’As Gubbio 1910 con il presidente Sauro Notari e tutte le componenti ricordando l’impronta lasciata da Attilio Bianchi.
I funerali verranno celebrati lunedì 26 giugno alle ore 10:00 nella chiesa di San Pietro da dove il feretro raggiungerà poi il civico cimitero.
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