Sul posto auto riservato agli invalidi ora c’è una pedana con i tavolini. Tutto senza preavviso, non preoccupandosi di chi quel parcheggio l’ha sempre utilizzato, finché qualcuno l’ha fatto notare e il comando dei vigili urbano ha deciso di attivarne uno nei pressi che però non è perimetrato. Succede nel quartiere di San Martino – riferisce oggi il Messaggero – all’inizio della via dove domina il torrente Camignano e che la fiction “Don Matteo” ha immortalato tante volte su Rai Uno nelle prime otto serie perché preferita da Terence Hill nei panni del prete-detective. La toppa si sta rivelando peggiore del buco.
La segnalazione per ripristinare un posto per gli invalidi ha indotto i vigili urbani a trovare una soluzione nei pressi, ma non segnalando adeguatamente lo spazio che va delimitato con le strisce gialle. La segnaletica è importante, ancora di più lo è la condizione del posto per i mezzi poiché va consentito alle persone che hanno quel tipo di permesso di potersi districare senza impedimenti attorno. Non è questo il caso vista la collocazione infelice e non gestita a norma.
Nelle normative vengono esplicitate le prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche. Nei criteri si evidenzia che “si considera accessibile un parcheggio complanare alle aree pedonali di servizio o a esse collegato tramite rampe o idonei apparecchi di sollevamento”.
Si specifica, inoltre, che lo “spazio riservato alla sosta delle autovetture al servizio delle persone disabili deve avere dimensioni tali da consentire anche il movimento del disabile nelle fasi di trasferimento», fino a rimarcare che «deve essere evidenziato con appositi segnali orizzontali e verticali”. C’è in aggiunta la descrizione delle caratteristiche dimensionali del singolo parcheggio e il numero di parcheggi da prevedere per i diversamente abili: “Nelle aree di parcheggio devono comunque essere previsti, nella misura minima di uno ogni 50 o frazione di 50, posti auto di larghezza non inferiore a 3,20 metri, e riservati gratuitamente ai veicoli al servizio di persone disabili. Detti posti auto, opportunamente segnalati, sono ubicati in aderenza ai percorsi pedonali e nelle vicinanze dell’accesso dell’edificio o attrezzatura. Al fine di agevolare la manovra di trasferimento della persona su sedia a ruote in comuni condizioni atmosferiche, detti posti auto riservati sono, preferibilmente, dotati di copertura”.
In conclusione si riassume che “le dimensioni minime per un parcheggio per diversamente abili deve avere dimensioni pari a 3,20 metri di larghezza per 5 metri di lunghezza; nei 3,20 metri di larghezza bisogna considerare la larghezza minima di un parcheggio che è pari a 2,50 metri e un’aggiunta di 70 centimetri per agevolare la manovra di trasferimento della persona”.
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