Tornano a salire i numeri dei contagi a Gubbio: 26 nelle ultime 48 ore, una media che, se proiettata sul dato dei fatidici 250 a settimana ogni 100.000 abitanti (quindi nel caso della città dei Ceri, rapportati su 32.000 abitanti, sarebbero circa 80 a settimana), finirebbe per superare la soglia consentita e al di sotto della quale è possibile restare in zona rossa, che tecnicamente è di 11,5 al giorno. Numeri che testimoniano di una fase nuovamente critica in un territorio che nei precedenti sette giorni di monitoraggio, quindi dal 9 al 15 marzo, aveva fatto registrare 46 nuovi contagi (media giornaliera di 6,5), ma che pare essere nuovamente sotto scacco di un virus che subdolamente torna a fare capolino. Attualmente sono 10 gli eugubini ricoverati (il picco, 18, fu registrato a inizio dicembre, quindi più di 100 giorni fa), di cui 5 in terapia intensiva, mentre 115 sono coloro che si trovano in isolamento domiciliare, con il numero delle vittime che si mantiene stabile da 5 giorni a 24 individui. Rispetto alla media regionale, che vede 6,69 positivi ogni 1.000 abitanti, Gubbio è però ancora ben al di sotto con 3,9 positivi. Ma abbassare la guardia adesso, tenuto conto anche delle difficoltà legate alle procedure di vaccinazione dopo lo stop alla somministrazione delle dosi Astrazeneca, rischia di rivelarsi molto più pericoloso di quanto si possa immaginare.
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