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Stirati: “La Festa dei Ceri non può avere surrogati”. Scettico anche sull’11 settembre. Imbarazzo e presa di distanza nella Famiglia dei Santubaldari

I Ceri nel chiostro della basilica di Sant’Ubaldo per un’alzata simbolica e tre girate tornando poi subito sui basamenti? Apriti cielo, con le reazioni negative anche sui social dopo che mercoledì scorso il Messaggero ha riportato l’intenzione verificata di un gruppo di santubaldari, con qualche adesione eccellente, di fare qualcosa il 15 maggio.

Altre idee circolano, per esempio prospettare la discesa dei Ceri in città utilizzando un furgoncino per sistemarli nella sala dell’Arengo del palazzo dei Consoli nel rituale che la tradizione prevede la prima domenica di maggio.

Gli umori sono perlopiù critici: tanti esternano come gli effetti e la gestione della pandemia debbano prevalere e che pertanto della festa si potrà tornare a parlare solo quando ci saranno le condizioni. Mentre il consiglio direttivo della Famiglia dei Santubaldari tra imbarazzi e pressioni ha preso le distanze da queste iniziative, il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, ha annunciato per i prossimi giorni la riunione del tavolo ceraiolo con le componenti della festa per confrontarsi sulla situazione.

“La stragrande maggioranza del mondo ceraiolo – dice Stirati – sostiene che i Ceri non siano surrogabili e quindi che non si possano fare cose diverse. L’anno scorso alcune proposte scatenarono infinite polemiche, le attività alternative non incontrano alcun seguito a meno che non siano le celebrazioni religiose e gesti come l’omaggio ai ceraioli defunti e ai quaranta Martiri, il suono del Campanone e la benedizione del vescovo”.

Come gestire certe proposte? “Tra qualche giorno – spiega il sindaco – ci vedremo con le rappresentanze, allargando l’incontro come l’anno scorso ai Capitani e Capodieci. Ma il discorso sulle iniziative con i Ceri neanche si pone perché non c’è margine, bisognerà limitarsi alle celebrazioni sulle quali nessuno può eccepire. C’è disponibilità al dialogo perché la festa non ha padroni e non si impongono decisioni. Le Famiglie faranno da filtro avendo centinaia di persone che fanno riferimento a loro”.

C’è chi pensa anche a un’edizione straordinaria a settembre e l’eventualità è fortemente divisiva: “Ho appreso della posizione drasticamente contraria dei Capitani, non so cosa pensano le altre componenti. Valuteremo. Ho avvertito in passato posizioni prevalentemente scettiche, si sostiene che i Ceri sono il 15 maggio o niente. Anche su questo ascolteremo tutti, soprattutto i Capodieci che hanno un rapporto più diretto con i ceraioli e quindi il polso della situazione”.