La tentazione di Sauro Notari è aprire subito il futuro – riferisce oggi il Messaggero -, che passa per la conferma di Vincenzo Torrente con una prospettiva tutta nuova ritagliata su misura immaginandolo alla Ferguson come allenatore-manager affiancato per la scelta dei giocatori dal cerchio magico dei fedelissimi dello stesso presidente.
I due sono pronti a sedersi attorno a un tavolo per prolungare il rapporto cominciato a metà ottobre 2019 quando il patron ha fortemente voluto ricomporre la coppia della doppia promozione Torrente-Giammarioli per risollevare il Gubbio dalla drammatica classifica con l’esonero di Federico Guidi e le dimissioni di Giuseppe Pannacci, poi tornato lo scorso giugno come direttore generale. Non si esclude un’intesa con l’allenatore fino al 2023 e dipenderà soprattutto dalle cifre.
Notari sta valutando una svolta organizzativa e gestionale, pensando nel contempo a come gestire il direttore sportivo Stefano Giammarioli, costretto da un mese al silenzio, e ormai separato in casa sebbene sotto contratto anche per la prossima stagione. Potrebbe guardare oltre chiudendo il rapporto con lui, anche se la via dell’esonero può risultare pericolosa visto il forte legame di Giammarioli con la tifoseria che stravede apprezzandone le qualità, il carattere e la capacità di relazionarsi. In questa fase il direttore sportivo sta ai margini e attende gli eventi, con il presidente che almeno per ora ha escluso di voler assumere ogni decisione drastica nei suoi confronti dopo aver annunciato a un social di non aver mai pensato all’esonero per invitarlo ad andare avanti anche se sostanzialmente svuotato del ruolo dopo che l’ingaggio del portiere Luca Savelloni è stato perfezionato dallo stesso Notari con il tecnico e il cerchio magico.
Difficilmente Notari sostituirà eventualmente Giammarioli con un direttore sportivo esterno: da qui l’idea di Torrente alla Ferguson con il cerchio magico a supporto, un po’ come sta avvenendo adesso.
Torrente in questo contesto complicato tira dritto per la sua strada, smaltendo innanzitutto la mezza delusione per il pareggio di sabato scorso al Barbetti con la Vis Pesaro che ha impedito al Gubbio di alzare lo sguardo verso la zona playoff, al di là di guardarsi le spalle per tenere le distanze dai playout. Ieri mattina alla ripresa degli allenamenti la testa è subito andata all’impegno infrasettimanale di mercoledì (ore 15) con la Triestina.
I rossoblù proseguiranno il lavoro nella seduta di oggi pomeriggio e partiranno domani in tarda mattinata per affrontare la trasferta più lunga del campionato (530 chilometri) con il ritorno in difesa di Signorini dopo la squalifica.
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