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John Demers, sangue eugubino alla Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti

John Demers

La nomina gli è venuta da Trump nel febbraio 2018, ora Biden appena insediato l’ha confermato e promosso. L’eugubino John Charles Demers rafforza il proprio ruolo ai massimi livelli nell’organizzazione della sicurezza americana. Con Trump è stato assistente procuratore generale della Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti. Lui, il figlio di Giuseppa “Pina” Fofi in Demers è appena aumentato di grado diventando procuratore generale di quello che può considerarsi il ministero della sicurezza.

L’atto di nomina è stato firmato la settimana scorsa dal neo presidente Joe Biden. Il legame con le proprie radici è sempre forte, ricordando i natali in via Cairoli il 21 settembre 1971, tanto da ricevere il premio “Attaccamento a Gubbio” dell’associazione “Maggio Eugubino”, di cui la mamma è socia. John Demers è stato in precedenza vicepresidente e consigliere generale della Boeing, multinazionale dell’aeronautica.

Mamma Pina ha sposato Francis Demers, docente universitario dal quale ha avuto anche un altro figlio, Mark. La famiglia è vissuta per anni nel Massachusetts per poi stabilirsi a New York. L’avvocato John è tornato a Gubbio nel 2018, accolto nella sede del Maggio Eugubino in corso Garibaldi dove l’allora presidente Lucio Lupini, oggi presidente onorario, gli ha consegnato, accompagnato dal consigliere Ezio Maria Caldarelli, una pergamena di benemerenza per testimoniare l’attaccamento alla città. La sua carriera è cominciata dopo il percorso di studi al College of the Holy Cross e alla Harvard Law School fino a collaborare in studi legali di punta collegati a professionisti della Corte d’Appello e della Corte Suprema degli Usa. Ha fatto anche parte del gruppo dirigente della Divisione per la sicurezza nazionale del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti , prima come consulente senior dell’assistente procuratore generale e poi come viceprocuratore generale per l’Ufficio di diritto e politica.

Nel curriculum di Demers figura, inoltre, l’incarico di professore a contratto di diritto della sicurezza nazionale presso il Georgetown University Law Center. Il suo nome è legato anche alla vicenda Russiagate, sulle elezioni americane del 2016 vinte da Donald Trump, che ha fatto scalpore nel marzo 2020 quando il Dipartimento di Giustizia ha ritirato l’accusa contro la società russa Concord Management and Consulting sulle presunte ingerenze russe nel duello tra l’esponente dei Repubblicani e Hillary Clinton. L’atto d’accusa è derivato dalle indagini di Robert Mueller, con Demers e l’avvocato americano Timothy Shea ad affermare che sebbene il procedimento giudiziario fosse stato avviato correttamente, continuare a perseguire il caso avrebbe rischiato «di esporre gli strumenti e le tecniche delle forze dell’ordine».