Continua a far discutere maggioranza e minoranza la nuova stazione di servizio lungo la Variante della strada statale Pian d’Assino a ovest, davanti il distributore Ip già Tamoil. Un gruppo di residenti della zona di via del Bottagnone ha parlato con il sindaco Filippo Mario Stirati e l’ex sindaco Orfeo Goracci ha presentato un’interrogazione urgente. Oggi hanno preso posizione otto consiglieri di maggioranza: Alessio Bazzurri, Mattia Martinelli e Marco Morelli di Scelgo Gubbio, Riccardo Biancarelli, Alessandro Brunetti e Rita Cecchetti del Gruppo Misto (non compaiono Giovanni Manca e Giorgia Vergari che sarebbero tornati in accordo con i LeD perché pronti a ottenere un assessorato proprio dopo un’intesa con il movimento nel quale sono stati eletti), Lorena Anastasi e Francesco Zaccagni dei Socialisti Civici Popolari.
“Dopo esserci chiaramente esposti nei confronti del sindaco Stirati e del vicesindaco Alessia Tasso – scrivono gli otto consiglieri comunali di maggioranza -, per ricordare ciò che è previsto nel Programma Elettorale in merito all’impegno a sostenere la vocazione turistica e il rispetto ambientale per il presente e futuro di Gubbio, apprendiamo amareggiati che, nel corso dell’ultima seduta della Commissione Edilizia del 15 dicembre scorso, è stato dato parere favorevole riguardo all’impatto visivo che il nuovo distributore di carburanti avrà sul centro storico, avviando così di fatto l’iter per il rilascio del relativo permesso di costruire. Apprendiamo, altresì, che il voto è stato tutt’altro che unanime, con la netta contrapposizione alla realizzazione dell’opera da parte di ben due commissari, che ha generato una discussione interna piuttosto articolata ed accesa sull’opportunità o meno di dare parere favorevole. Con il presente comunicato intendiamo ribadire la nostra totale contrarietà ad ogni opera che vada a compromettere la visuale sulla parte monumentale della città all’interno della circonvallazione originaria, convinti invece che operazioni come quella in oggetto abbiano un senso e sicura utilità nei tratti della strada statale 219 Pian d’Assino più periferici, dove le giuste aspettative degli imprenditori possono trovare soddisfazione senza andare in contrasto con la comunità. Se trent’anni fa una Giunta Comunale ha impedito la realizzazione di un impianto identico proprio per l’impatto visivo, non comprendiamo come sia possibile in tempi di maggiore sensibilità ambientale stendere un tappeto rosso a progetti del genere. Tale decisione contrasta chiaramente con quanto indicato nel comma 6 dell’articolo 107 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale, secondo cui gli impianti di distribuzione dei carburanti non devono impedire, neanche parzialmente, la vista dei beni di interesse storico, artistico, architettonico o contesti di valore ambientale, né costituire elemento di sovrapposizione e di interferenza con particolari aggregati urbani di pregio ambientale. Pertanto, proprio a sostegno del nostro programma elettorale, incentrato sulla tutela e sulla sostenibilità ambientale e paesaggistica, chiediamo il totale rispetto di questi punti cardine in tutte le situazioni possibili. Infine, veniamo alla questione strettamente politica: siamo delusi e dispiaciuti riguardo alla gestione del tema portata avanti dal vicesindaco Tasso, assessore all’Urbanistica e all’Ambiente, la quale pur essendo venuta a conoscenza della pratica in tempi abbondantemente precedenti all’avvio dell’iter non ha ritenuto di doverla condividere con la sua maggioranza. Una condivisione che in tempi non sospetti avrebbe garantito la possibilità di trovare sicuramente soluzioni urbanistiche e posizionamenti molto meno impattanti ed avrebbe evitato l’inquietudine di numerose famiglie della zona. Alla luce di tutto ciò affermiamo comunque che nulla è perduto e preghiamo sindaco e vicesindaco, nel rispetto dei poteri loro conferiti dalla legge, di esercitare una moral suasion sugli attori in campo per cercare di ottenere un finale alternativo a questa vicenda che rischia di diventare una vera e propria ferita perenne per la città”.
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