Le quinte classi sezioni A e B dell’indirizzo Scienze Umane del polo liceale “Giuseppe Mazzatinti” hanno incontrato oggi in piattaforma, nel corso di “Una vita sotto scorta per difendere la legalità”, la giornalista Federica Angeli che dal 2013 vive sotto scorta a causa delle minacce mafiose ricevute mentre svolgeva un’inchiesta sulla criminalità organizzata a Ostia per il quotidiano La Repubblica.
Il libro, che narra la sua storia, “A mano disarmata. Cronaca di millesettecento giorni sotto scorta” (Baldin & Castoldi, 2018) viene presentato attraverso questo evento in piattaforma, grazie alla collaborazione della scuola con l’associazione culturale Clizia presieduta da Anna Maria Romano e con la collaborazione del Comune di Perugia.
In questo viaggio virtuale, Federica Angeli è stata accompagnata da Fausto Cardella già Procuratore Generale della Repubblica.
Nel 2013 Federica Angeli, classe 1975, cronista di nera per le pagine romane di La Repubblica, comincia a occuparsi dei clan mafiosi locali e subito arrivano le prime minacce. Ma va avanti e decide di denunciare ciò che ha visto. Dal giorno dopo la sua vita è stravolta: per la sua incolumità le è assegnata una scorta, eppure nessuna intimidazione fa vacillare la sua fede in un noi con cui condividere la lotta per la legalità.
La storia giudiziaria di cui è protagonista fino alle più recenti sentenze parla di una possibile seppur faticosa vittoria, confermando che tutti insieme possiamo alzare la testa e cambiare in meglio. Federica Angeli ha ottenuto questa vittoria con l’unica arma che possiede, la penna, e dalle pagine del suo libro racconta le tappe di una vera e propria sfida alla malavita, nel solco di un giornalismo nobile, illuminato di etica civile, che non compiace mai null’altro che la verità, con una coerenza a tratti severa.
Per il suo impegno nella lotta alle mafie il capo dello Stato Sergio Mattarella nel 2016 l’ha nominata Ufficiale della Repubblica Italiana al Merito.
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