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Commissione Pari Opportunità, bufera sui social con il presidente: Giorgia Gaggiotti costretta alle dimissioni

La bufera social che ha visto protagonista il presidente della Commissione Pari Opportunità Giorgia Gaggiotti, costretta alle dimissioni

E’ scoppiato un altro caso nella Commissione Pari Opportunità – riferisce oggi il Messaggero – e stavolta ha portato alle dimissioni del presidente Giorgia Gaggiotti. Si è sollevato un polverone per un post sui social che ha suscitato le reazioni del sito nazionale “La Fionda L’altro versante del vero”, con tanto di coinvolgimento e successiva presa di posizione del sindaco Filippo Mario Stirati che si è ritrovato a dover prendere le distanze dalla Gaggiotti, poi convocata insieme all’assessore alle Pari Opportunità Simona Minelli per pianificare le sue dimissioni tenute al momento sotto stretto riserbo.

La vicenda non ha avuto per il momento la ribalta mediatica che ebbero invece nel febbraio scorso le polemiche attorno a Sabina Venturi, nominata nella stessa commissione in quota Lega, con cui si era candidata alle elezioni comunali nel 2019, e che venne però costretta alle dimissioni tra infinite fibrillazioni per l’espressione “Magari ci mette lo zampino il Coronavirus” a commento del post “Coronavirus è arrivato in Africa. Molti casi, ora è allarme barconi”.

La Fionda ha rivelato quanto accaduto con Giorgia Gaggiotti dopo un articolo de L’Espresso sulle “donne che raccontano di altre donne e di quanto è tossica la maschilità e l’inutilità del maschio”. A talune reazioni in un contesto nazionale, ha risposto appunto Giorgia Gaggiotti, che su Facebook compare come Giorgia Gigì (Gaggiotti), che ha replicato alle proteste maschili definendole “peti cerebrali di certi redpill”.

La Fionda ha deciso di segnalare il caso al sindaco Stirati, che si è fatto sentire evidenziando come la commissione sia indipendente dalla Giunta fino a prendere le distanze dalla nomina dell’attuale presidente. “Concordo che nessuno – scrive Stirati -, e in special modo chi ricopre ruoli riconducibili ad attività istituzionali, debba esprimersi in modo inappropriato, scurrile, offensivo e tanto meno discriminatorio nei confronti di qualcuno. E’ chiaro inoltre che il percorso verso la parità di genere non deve in nessun modo portare a quello che da alcuni viene definito come secondo sessismo, in una sorta di discriminazione al contrario”. Il sindaco ha promesso – riporta La Fionda – una tirata d’orecchie alla Gaggiotti. Evidentemente le dimissioni sono una conseguenza.