FERMANA – GUBBIO 2-1
FERMANA (4-3-1-2): Ginestra 6; Rossoni 6.5, De Pascalis 5,5 (31′ st Manzi 6), Manetta 6.5, Mordini 6; Urbinati 6, Grossi 6.5, Bigica 6 (31′ st Staiano 6,5); Liguori 6 (16′ st Iotti 6,5); Boateng 7 (42′ st Palmieri sv), Neglia 7. A disp.: Zizzania, Massolo, Esposito, Scrosta, Labriola, Cremona, Diop, Raffini, Grbac. All.: Antonioli.
GUBBIO (4-3-3): Cucchietti 6; Formiconi 6 (24′ pt Munoz 6), Cinaglia 5, Uggè 5, Ferrini 5.5; Malaccari 6 (33′ st Migliorelli 5,5), Megelaitis 5,5, Oukhadda 5,5 (34′ st Sdaigui 5,5); Pellegrini 6 (42′ st Ceppodomo sv), Gerardi 5,5, Sainz-Maza 6. A disp.: Zamarion, Lovisa, Sorbelli. All.: Torrente.
Arbitro: Ancora di Roma 6.
MARCATORI: 3’ pt Sainz-Maza rig. (G), 22’ pt e 13’ st rig. Neglia (F).
NOTE: Spettatori 180 circa. Espulso: 12’ st Cinaglia (G) per doppia ammonizione. Ammoniti: Megelaitis (G), De Pascalis (S), Uggè (G). Angoli: 5-1 per la Fermana. Recupero: pt 2’, st 4’.
FERMO – Neppure la Fermana, fanalino di coda, riesce a destare il Gubbio dal suo torpore. Tra assenze in pompa magna (Gomez, Signori e Pasquato su tutti) e problemi che si perdono a macchia d’olio, dal “Recchioni” arriva un altro stop pesante, il secondo consecutivo dopo quello rimediato a domicilio dal Cesena. Ed è ancora un 2-1 pesante quello che consente a Mauro Antonioli di salvare la propria panchina (probabilmente sarebbe stato esonerato anche con un pari), mentre in casa rossoblù i pensieri sono sempre più cattivi, con la gara di domenica prossima contro il Legnago Salus (oggi battuto 2-0 in casa dal redivivo Perugia di Caserta) che diventa ben più di un semplice spartiacque della stagione degli eugubini. E dire che la serata di Fermo era cominciata decisamente… a marce ingranate: pronti via e De Pascalis regala al Gubbio un rigore che Sainz-Maza, in assenza di Gomez, trasforma con grande freddezza. Il difensore canarino cerca di farsi perdonare andando a colpire di testa sugli sviluppi di un corner, ma senza trovare la porta. Al 22’ però ci pensa Neglia a ristabilire la parità, bravo a girare in rete sotto la traversa un invito dalla destra di uno scatenato Boateng. Quest’ultimo potrebbe raddoppiare alla mezzora, ma la sua botta finisce sull’esterno della rete. Sainz-Maza dalla parte opposta rimane il più attivo, con Ginestra che se la vede brutta sulla girata dell’ispirato spagnolo. Urbinati prima del riposo grazia il Gubbio in contropiede, sprecando da posizione assai favorevole, ma nella ripresa bastano pochi giri di lancette per indirizzare la gara sui binari meno desiderati dai rossoblù: Uggè strattona visibilmente Rossoni sugli sviluppi di un corner, per il direttore di gara ci sono gli estremi a per concedere il rigore che Neglia trasforma. Ma quel che è peggio è che Cinaglia, già ammonito, si vede sventolare il secondo giallo (l’arbitro potrebbe averlo scambiato per l’autore del fallo… o forse è volata qualche parola di troppo?), lasciando così in dieci i compagni. Torrente sa di avere poche armi a disposizione per provare a ribaltare le cose: la panchina è cortissima e per lo più composta da ragazzini, così tocca ai baby Sdaigui e Ceppodomo (classe 2003) tentare un’improbabile rimonta. La Fermana con l’uomo in più non si scompone e per il Gubbio è notte fonda. Non è bastato l’inserimento dal 1’ del neo acquisto Gerardi per invertire la rotta: senza ulteriori rinforzi, e senza il rientro di un elemento come Gomez (oltre agli altri assenti di giornata), la strada non potrà che restare impervia.
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