Rendere i volumi più omogenei e meno frammentati: con questa motivazione, nella sostanza, dovrà tornare per la terza volta in commissione edilizia il progetto della nuova stazione di servizio carburanti sulla variante cittadina della strada statale Pian d’Assino a Gubbio presentato da Catria Energy Srl, con sede a Cagli, che ha deciso di investire tre milioni di euro.
Lo scoglio è l’impatto paesaggistico, con il cono visivo e la viabilità panoramica, che nel tempo ha impedito una realizzazione del genere a ovest direzione bivio Contessa sul fronte verso la città, davanti l’attuale stazione Ip già Tamoil. Si tratta di una stazione lunga 180 metri su un terreno di circa 9.000 metri quadrati, per un’altezza di cinque metri, con una pensilina di 53 metri e un’altra di 20.
Sulla commissione edilizia, presieduta dal sindaco Filippo Mario Stirati che fin qui ha delegato il vicesindaco Alessia Tasso, si sono riversate le attenzioni della politica locale che ha aperto un dibattito a toni forti. Lo snodo è il permesso a costruire che la società marchigiana ha protocollato in Comune il 24 settembre scorso.
E’ accesa la miccia tra le reazioni critiche di Confcommercio fino al documento, che ha irritato parecchio Stirati, sottoscritto da tre forze su quattro della maggioranza (Scelgo Gubbio, Socialisti Civici Popolari e Gruppo Misto, mentre sono stati volutamente lasciati fuori i LeD), mentre la Lega ha investito il consiglio comunale con un’interpellanza. Ci sono spinte politiche perché un servizio del genere sia previsto nel tratto a est tra San Marco a Branca che ne è sprovvisto.
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