Un festival sicuro e già sold out: si presenta così il Festival del Medioevo 2020 che andrà in scena da domani a domenica a Gubbio. La sesta edizione della manifestazione dedicata a questo periodo storico vede alla regia organizzativa Federico Fioravanti.
“Nei giorni più difficili della pandemia pensare al festival sembrava quasi un miraggio – dice il sindaco Filippo Mario Stirati – ma ora torna in presenza e con una carica di aspettative e di attese forse più forte che mai. Siamo riusciti a mettere in piedi un festival che ha saputo organizzarsi per garantire la massima sicurezza e, nel contempo, la consueta presenza di studiosi e studiose di livello altissimo. Una prova di coraggio e tenacia, che ci sta già premiando con le prenotazioni”.
Federico Fioravanti sottolinea “il tutto esaurito registrato dal festival prima ancora di cominciare. Le normative di contrasto al Covid-19 ci hanno obbligato a gestire le sessioni di intervento su prenotazione, e, di fatto, con le prenotazioni effettuate on-line siamo già sold out. Siamo felici, orgogliosi e grati al Comune agli sponsor privati che ci hanno sostenuto quest’anno più che mai. Riuscire a organizzare il festival in presenza ci consente di non dover rinunciare all’essenza stessa della manifestazione, pur garantendo la massima sicurezza dello svolgimento di ogni sessione convegnistica o serata correlata al festival”.
La location principale del Festival del Medioevo è la tensostruttura allestita in piazzale Frondizi, dove si terranno le conferenze. La sala azzurra del centro servizi Santo Spirito trasmetterà i convegni su schermo, e per entrambe le location è necessaria la prenotazione. Fondamentale sarà anche arrivare con mezz’ora d’anticipo rispetto all’inizio delle sessioni dei convegni, così da poter lasciare i propri dati anagrafici, sottoporsi alla misurazione della temperatura e consentire nei tempi giusti lo svolgimento delle sanificazioni (due volte al giorno) delle sale. Uso della mascherina e distanziamento saranno obbligatori per tutta la durata del festival e in tutti i suoi luoghi.
“Tema di quest’anno – spiega Fioravanti – è il Mediterraneo, il mare che ha fatto la storia, che racconteremo con grandi studiosi, approfondimenti, focus. Ospite d’onore del Festival 2020, in questo senso, sarà la città di Amalfi”. Anche le scuole potranno seguire il Festival, ma quest’anno in streaming e “collegate – dice l’assessore alla Cultura, Oderisi Nello Fiorucci – ciascuna dal proprio istituto, così da evitare assembramenti e nel contempo continuare a promuovere la partecipazione dei giovanissimi al festival”.
E a proposito di età, lo screening obbligatorio dei partecipanti causa prevenzione Covid ha consentito agli organizzatori anche di studiare più da vicino l’utente medio del festival: trentacinquenne, spesso proveniente da Lazio o Marche. “Registriamo molti arrivi anche da Piemonte e Lombardia – sottolinea l’assessore Fiorucci – anche in quest’anno complicato in molti hanno scelto di fermarsi a Gubbio per più giorni, così da poter seguire tutte le conferenze”.
A latere dei convegni si terranno anche visite guidate, dimostrazioni delle scene di vita quotidiana degli antichi mestieri, a cura dell’Università degli Antichi Mestieri di Gubbio (sabato e domenica) e una serie di spettacoli serali che racconteranno come, nella storia, le pandemie abbiano cambiato il modo di vedere il mondo: giovedì e sabato a palazzo Ducale sarà teatro di musica e narrazioni che guardano anche alla nostra storia più vicina, segnata dalla pandemia da Covid 19.
Il festival parte ufficialmente domani mattina alle 10, alla presenza anche del sottosegretario del ministero dei Beni culturali Anna Laura Orrico. Stasera si taglia il nastro della mostra “Sale, petrolio del Medioevo”, che al museo civico del palazzo dei Consoli racconterà con rari documenti e preziosi acquarelli una storia che ha lasciato la sua indelebile traccia attraverso le strade d’Europa e lungo le rotte delle navi veneziane nel Mediterraneo. Dopo l’inaugurazione si esibiranno in piazza Grande anche gli Sbandieratori della città di Gubbio.
Il programma dettagliato del Festival è sul sito www.festivaldelmedioevo.it e sulla pagina Facebook del festival verranno trasmesse in diretta alcune delle principali conferenze.
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